Il Badesse conquista la Serie D Berni felice. "Siamo già al lavoro"

E’ ufficiale il salto di categoria Il presidente non si nasconde "Era un obiettivo dichiarato e lo abbiamo centrato"

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E’ ufficiale: il Badesse parteciperà nel 2020-21 al campionato di serie D. Notizia nell’aria da tempo e comunque accolta con soddisfazione dal presidente Stefano Berni e dell’intero team dirigenziale biancoblù con tutto l’ambiente vicino ai colori in questa ulteriore scalata dal livello provinciale verso il principale palcoscenico dell’universo dilettantistico.

Berni, tutto felicemente in porto come da previsioni…

"Esatto, mancava soltanto il sigillo dell’ufficialità ma è arrivato nei tempi indicati. Era il nostro obiettivo e lo abbiamo centrato. Lo avevamo dichiarato, eravamo predisposti per raggiungere il traguardo della D. Non siamo quindi in presenza di un qualcosa di improvvisato o piovuto sulla testa, ma il frutto di programmi chiari".

Cosa rivede dell’Eccellenza 2019-2020?

"Eravamo i favoriti d’obbligo della vigilia e questa volontà di successo più volte manifestata ha portato ad avere avversari, come si dice, ‘pronti ogni domenica ad aspettarci’. Nel calcio è così. E’ normale".

E adesso?

"Si comincia a lavorare. Anzi, personalmente sono già all’opera insieme con il gruppo dei collaboratori".

Il primo passo?

"Riorganizzare la società in previsione della categoria nazionale. Martedì ci incontreremo e nei giorni successivi presumibilmente renderemo note alcune decisioni in merito alla composizione dell’organigramma".

La scelta dell’allenatore?

"Come detto, parleremo intanto con il tecnico Fabio Guarducci da noi assunto a febbraio. Ha guidato la squadra dalla panchina in una sola occasione, vittoriosa, a Foiano della Chiana. Le circostanze hanno voluto questo tipo di situazione".

Badesse che, nonostante l’emergenza, mantiene la sua solidità?

"Sì, ma allo stesso tempo non dimentichiamo che in tre mesi è cambiato il mondo, da tanti profili. E quindi si tratta di limitare comunque le spese, di non far lievitare troppo i costi".

In che modo, per esempio? "Puntando su una pratica che sembra abbastanza diffusa tra i club, stando agli intenti del periodo. Ovvero, contare su atleti del territorio. Nel nostro caso specifico, ragazzi di un ipotetico circondario tra Siena, Firenze e Arezzo".

Paolo Bartalini