Diecimila euro da pagare al San Miniato. Arriva la replica

Diecimila euro: è la cifra, stabilita dal Tribunale federale nazionale, sezione vertenze economiche, che il Siena dovrà versare al San Miniato dopo il ricorso presentato dal gruppo sportivo e parzialmente accolto, riguardo al settore femminile. Il club bianconero ha spiegato la propria posizione con un comunicato stampa, in cui annuncia una battaglia legale e anche la scelta di gestire il settore direttamente dal prossimo campionato (l’accordo, stipulato lo scorso giugno, tra la Robur e il San Miniato prevedeva una collaborazione di cinque anni). "Preso atto della sentenza del Tribunale federale nazionale, pubblicata ieri, inerente il contenzioso tra la società bianconera e il Gs San Miniato – si legge nella nota – Acr Siena 1904 comunica la propria soddisfazione riguardo alla decisione assunta che conferma come la cifra richiesta dallo stesso San Miniato non fosse corretta e che, soprattutto, a tutt’oggi nulla era ancora dovuto non avendo il San Miniato adempiuto agli oneri fiscali posti a suo carico. Peraltro, avendo il Tribunale accolto due delle tre nostre eccezioni, là dove la terza riguarda l’ammontare totale del contenzioso, siamo fortemente fiduciosi che nel prosieguo dei vari gradi di giudizio possa esserci data piena ragione". "Acr Siena 1904 comunica inoltre – prosegue la nota –, che a partire dalla stagione sportiva 2023-2024, la società bianconera organizzerà e gestirà direttamente l’intero settore del calcio femminile senza derogare ad altre società del territorio come è stato fatto fino ad oggi. Un ulteriore segnale di cambiamento rispetto al passato che servirà al settore femminile della Robur ad avere un vero senso di appartenenza in quanto condividerà con tutto il Siena Calcio sia l’organizzazione, sia le maglie ufficiali nonché i campi sportivi di allenamento e di gioco".