Robur, Benini rilancia la carta degli armeni: "C’era un progetto e avevano soldi"

L’assessore allo sport gioca la sua partita sul Siena. "Vedo tanta confusione, speriamo si iscriva alla Lega Pro"

Si avvicina la scadenza dell'iscrizione alla Lega Pro

Si avvicina la scadenza dell'iscrizione alla Lega Pro

Siena, 29 luglio 2020 - Tra pochi giorni scade il termine ultimo per l’iscrizione al campionato di Lega Pro e ancora molti dubbi incombono sul futuro della Robur. Dopo mesi di trattative e un vero e proprio valzer di nomi, l’ipotesi della cordata italiana, che fino a qualche giorno fa sembrava concreta, è ripiombata nell’incertezza; Diego Foresti, indicato come probabile direttore generale, sarebbe vicino al Catanzaro. "Mi pare che ci sia abbastanza confusione – commenta l’assessore allo sport Paolo Benini, in risposta alle due interrogazioni -. Si legge che il direttore, di cui mi sfugge il nome, proposto da questa cordata italiana, sembra indirizzato verso un’altra società. Non passo il tempo a farmi idee, guardo ai fatti. Da una parte ci sono i soldi, c’è un progetto (il riferimento è all’offerta degli armeni n.d.r. ), dall’altra non c’è nulla". Detta così la scelta potrebbe sembrare ovvia. Ma ad aver influito negativamente, secondo l’assessore, potrebbe essere stata la richiesta, da parte degli armeni, del 100% del pacchetto azionario. "Nella lettera, datata 11 luglio, loro fanno un’offerta di gran lunga superiore al valore della società, ma vincolata all’effettuazione di due diligence sportive e finanziarie che ad oggi non sono state fatte. Quindi ci sarebbe poco tempo. Però può essere che la notizia di Foresti sia falsa e che chiudano con questo gruppo che io non conosco. L’importante è che si rimanga in serie C e che non si fallisca durante l’anno". Confusione e incertezze anche sull’altro fronte, quello dei rapporti economici, non proprio rosei, che la società bianconera ha con il Comune. "Abbiamo riscontrato una morosità per la Tari negli anni 2014-2017 con una cifra, transata, di 45mila euro oltre a 14mila annui per gli anni 2018 e 2019: somme che risultano non pagate".

Così come non risulta pagato l’affitto dello stadio dal 2017, ma si tratta di una somma modesta a confronto con l’altra. "Ho inviato due raccomandate: la prima per chiedere un incontro alla società e la seconda per segnalare questi aspetti. Non ho ricevuto risposta quindi proseguirò nelle azioni di sollecito".

Rimane in attesa di risposte, quindi l’assessore Benini, ma le domande sono tante. Dell’impianto dell’Acquacalda, per esempio, si attende invece il cronoprogramma degli interventi: "Lì è stato fatto un prolungamento al 2021 a fronte di un impegno a eseguire lavori per un valore di 2 milioni di euro. A d oggi restano da realizzare lavori per circa 800mila euro". Anche qui, però, non mancano i dubbi. "Mi risulterebbe in gioco anche un altro soggetto giuridico che però non compare nella convenzione di prolungamento. Devo approfondire".