Questo pomeriggio a Trestina la Robur dovrà portare in campo "tutta la rabbia per l’ultima sconfitta e il rammarico di aver perso punti preziosi". Forte del lavoro portato avanti negli ultimi giorni "nei minimi dettagli, sia da un punto di vista fisico che tattico", ma anche dei risultati conquistati negli ultimi due mesi, prima dell’inciampo di Roma. "Ai ragazzi va reso grande merito - ha spiegato il mister bianconero Alberto Gilardino alla vigilia della partita del Casini -: non dobbiamo dimenticare da dove siamo ripartiti e quanto la squadra ha dovuto subire e assorbire. Quindi il dispendio di energie, sia fisiche che mentali per essere dove è oggi". La partita con il Trestina, come le altre che rimangono al termine della stagione, ha quindi i contorni di una finale. "I prossimi sette incontri saranno decisivi per il futuro di tutti - ha sottolineato il tecnico bianconero -, anche per il mio. I ragazzi dovranno lanciare un segnale, dovranno guadagnarsi un attestato di stima per se stessi. Non possiamo buttare via quanto di buono fatto fino a oggi". E sì che anche questa volta ci saranno assenze, anche pesanti a cui porre rimedio. "Guberti non è convocato - ha affermato Gilardino -: ci auguriamo sia soltanto per questa partita, valuteremo la sua condizione nei prossimi giorni, è un giocatore importante per noi, ma chi scenderà in campo non lo farà rimpiangere. Sì, lo è anche Sare, perché non solo è una quota, ma ha caratteristiche diverse rispetto ai compagni e si sente quando è in campo. Forte? Sta portando avanti un percorso di lavoro fisico e tecnico con la palla, speriamo possa riprendere con il gruppo tra una settimana-dieci giorni. Ha subìto un duro colpo a causa del Covid, si è dovuto rimettere a posto. Martina è squalificato". Questa la situazione, testa al campo. "Dalla squadra mi aspetto, già dalla partita di oggi - ha chiuso il mister - prestazioni, quelle che i ragazzi hanno dimostrato di saper fare. In questo campionato tutte le partite sono difficili e delicate, nel corso della stagione si è vista la non-differenza tra un’avversaria e l’altra. Puoi fare fatica contro lo Scandicci come contro il Trastevere. Questo perché regna un grande equilibrio. Mentalmente siamo pronti e la pausa ci ha permesso di recuperare energie".
Angela Gorellini