Il volto nuovo del cinema è senese: Diele, carriera rampante

Il 2015 è l'anno della consacrazione per il 30enne, dal primo ottobre al cinema con l'attesissimo "Io e lei" di Maria Sole Tognazzi

Domenico Diele (LaPresse)

Domenico Diele (LaPresse)

Siena, 25 settembre 2015 - E’ un giovane attore senese il nuovo volto del cinema italiano; un interprete destinato ad essere assoluto protagonista nei prossimi anni. Le premesse ci sono tutte. Domenico Diele, classe 1985, ha già alle spalle un lungo curriculum. Dopo anni di fatica passati a «costruire» un percorso artistico tra cinema, teatro e televisione, ecco finalmente i primi frutti di tanto impegno.

Soltanto nel 2015 alcune partecipazioni a titoli importanti per il grande schermo come Mia madre di Nanni Moretti, L’attesa di Piero Messina in concorso all’ultimo festival di Venezia con una straordinaria Juliette Binoche e Io e lei di Maria Sole Tognazzi, un film attesissimo in uscita il primo ottobre con una coppia insolita ma accattivante; Margherita Buy e Sabrina Ferilli felici insieme, unite da amore e passione.

E Domenico Diele è al fianco delle due star nel ruolo del figlio della Buy. Nato e cresciuto nella città del Palio, Diele si trasferisce a Roma dopo il liceo. I suoi primi impegni sono nel mondo del teatro entrando a far parte del Circo a Vapore. Nel 2005 si diploma in recitazione alla Scuola Internazionale di Teatro. Successivamente, Diele colleziona una serie di partecipazioni in ruoli minori in alcune serie televisive di successo come «Don Matteo», «Zodiaco-il libro perduto», «L’ultimo papa re», «Adriano Olivetti-la forza di un sogno». Per il grande schermo partecipa a «Questo mondo è per te» di Francesco Falaschi, «Paura 3d» dei Manetti Brothers, «La foresta di ghiaccio», «Bolgia totale». Una prima timida popolarità arriva grazie al film di successo»A.C.A.B. all cops are bastards» diretto da Stefano Sollima (figlio di Sergio, il padre di «Sandokan») ed interpretato da un intenso Pierfrancesco Favino, da Marco Giallini e Filippo Nigro.

Per l’attore toscano un difficile ruolo, quello di Adriano, un poliziotto del Reparto Mobile, giovane recluta coinvolta nel mondo violento e pericoloso degli agenti antisommossa. Ma è grazie alla serie televisiva «19992» diretta da Giuseppe Gagliardi che il volto nuovo e fresco di Diele si impone all’attenzione del pubblico e della critica. Ancora una volta un poliziotto, Luca Pastore, stavolta al servizio di un magistrato, un certo Antonio Di Pietro che con coraggio e determinazione indaga sulla «Milano da bere» dei primi anni novanta, gli anni di Tangentopoli. La serie trasmessa la scorsa primavera da Sky ha suscitato clamore e polemiche, per gli argomenti trattati ma anche per tutti i «nomi e cognomi»di personaggi illustri citati nelle vicende di corruzione, scandali, droga, politica e televisione. Adesso per Domenico, la nuova commedia diretta dalla figlia di Tognazzi, che sicuramente farà centro al botteghino grazie alla coppia omosex Buy-Ferilli.