Assalto fallito al caveau da 12 milioni, fuga e spari. Commando di 20 banditi / VIDEO

Notte di follia alla Securpol di Colle Val d'Elsa, i malviventi scappano con appena 7mila euro in monete. Colpi di kalashnikov contro i carabinieri

La sede Securpol assaltata nella notte (foto di Pietro)

La sede Securpol assaltata nella notte (foto di Pietro)

Colle Val d'Elsa (Siena), 2 aprile 2016 - Assalto nella notte al caveau della Securpol di Colle Val d'Elsa. Banditi armati hanno preso d'assalto il caveau dell'istituto privato di vigilanza e trasporto valori usando, a quanto si apprende, una tecnica "paramilitare".

Sembra la trama di un film, quanto accaduto questa notte a Colle e invece è tutto vero. Un commando composto da una ventina di banditi, tra i quali forse anche due donne, divisi in un gruppo che si è occupato della logistica e di uno che invece è entrato in azione, ha messo in atto un piano molto articolato per assaltare il caveau, dove sono custoditi circa 12 milioni di euro. Soldi che da domani serviranno per pagare le pensioni negli uffici postali.

Il primo passo è stato tagliare degli alberi per bloccare le cinque strade di accesso alla sede della Securpol, che si trova in località Pian dell'Olmino, in aperta campagna.

Poi la banda ha rubato un caterpillar lasciato dal Consorzio di bonifica sulle rive dell'Elsa, dove sono in corso degli interventi di manutenzione. Usando il caterpillar il commando ha lanciato l'assalto: colpi su colpi con la benna per arrivare al caveau milionario.

Ma nel frattempo il vigilante che si trova all'interno dà l'allarme e i carabinieri arrivano velocemente sul posto.

Cominciano la fuga e il drammatico inseguimento. I banditi scappano a bordo di tre auto e due furgoni: sono riusciti a portare via un modesto bottino, 7mila euro contenuti in due sacchi di monete.

Vengono intercettati una prima volta dai carabinieri: c'è un conflitto a fuoco, i malviventi sparano con un kalashnikov. Per fortuna non ci sono feriti tra i militari dell'Arma.

La corsa continua e dopo circa 40 minuti i carabinieri intercettano una seconda volta il gruppo. Il fuoco viene ancora aperto contro i carabinieri, che però non rispondono: sono infatti davanti a una frequentata discoteca, all'ora in cui i ragazzi escono per tornare a casa. Il rischio di coinvolgerli nella sparatoria è troppo alto, per cui i militari abbassano le armi d'ordinanza. I banditi ne approfittano e si dileguano, sembra in direzione di Castellina in Chianti.

Risultato: è in corso una caccia all'uomo senza quartiere, concentrata soprattutto in Chianti, anche con l'ausilio di due elicotteri, compreso quello della polizia.