Sette candidati in un collegio

Monte dei Paschi e Scienze della Vita i temi più caldi del confronto

I candidati (foto Paolo Lazzeroni)

I candidati (foto Paolo Lazzeroni)

Siena, 22 settembre 2021 - Non hanno tutti la stessa ricetta, né per il futuro del Monte dei Paschi, né per le Scienze della vita, il nuovo oro di Siena. Marco Rizzo, candidato del Partito Comunista, si scaglia contro "il duopolio "Intesa SanPaolo e UniCredit. Le banche - ripete Rizzo - servono solo per vendere prodotti finanziaria della sanità e della previdenza private, non fanno più prestiti a famiglie e imprese. Noi siamo contro il sistema delle porte girevoli, tra Padoan e Letta". Angelina Rappuoli, del Movimento Nazionale Italiano, chiede la banca pubblica: "Non ho una ricetta per salvare Mps, ma visto che lo Stato ha già finanziato gli aiuti alla banca, il Monte potrebbe diventare una banca statale invece di essere regalata a UniCredit per pochi spiccioli. Il Pd ha pianificato da tempo questa disgrazia. Segnata anche da una morte".

Tommaso Marrocchesi Marzi cita le frasi di Matteo Renzi, senza farne il nome, che ha indicato "i colpevoli del disastro Mps. La lista dei danni è nota, oggi si deve trovare una soluzione per le migliaia di esuberi e di posti di lavoro che svaniranno. La Fondazione Mps è passata da un patrimonio di 11 miliardi a 500 milioni, la Sansedoni è in concordato. Il futuro del Monte non è lo spezzatino e la conseguente macelleria sociale, il dossier va portato in Parlamento".

Enrico Letta parla subito dopo: "Il futuro di Mps riguarda Siena, la Toscana e il Paese, le colpe del passato sono a destra e a sinistra. Ora bisogna trovare delle soluzioni e la campagna elettorale ha un ruolo importante, soprattutto dopo gli stress test. Bisogna dare un focus nazionale alla trattativa. Il Governo è azionista, offro il mio ruolo di segretario del Pd come scudo ponendo 4 condizioni irrinunciabili: garantire i posti di lavoro, no allo spezzatino e il marchio da tutelare, la direzione generale resti a Siena e il Governo rimanga azionista".

Per Elena Golini "le suppletive sono fatte per sostituire Padoan, ora presidente di UniCredit: questo già dice molto. Noi chiediamo il mantenimento dell’unità di Mps contro l’ipotesi di spezzatino, va tutelato il marchio e la banca deve restare sul territorio. Potere al popolo è senza colpe. chiediamo la nazionalizzazione della banca".

Mauro Aurigi è tranchant: "Su Mps non avete capito nulla. Le cause della crisi sono nella privatizzazione: non è colpa di Mussari o del Pd. AntonVeneta e Banca 121 sono gli effetti. Le banche pubbliche sono state privatizzate per gli interventi dell’Ue e sono tutte fallite. Noi chiediamo la ripubblicizzazione della banca e la restituzione del Monte a Siena". Tommaso Agostini: "Tutti d’accordo sulla difesa dei lavoratori. Vedo più difficile la tutela del marchio, bisogna inserire Mps in un panorama nazionale che oggi vede prevalere i ’falchi’ della finanza".

Su Scienze della vita spazio a a risposte flash. Tommaso Agostini si scaglia "contro le speculazione legate ai distretti tecnologici". Mauro Aurigi fa leva sulla storia secolare della città: "I senesi non devono ringraziare nessuno, tutto quello che hanno, dall’acquedotto alle ferrovie, dalla banca all’università, se lo sono costruiti da soli. Sono favorevole a iniziative senesi".

"Quali sono le reali possibilità occupazionali del distretto? - si chiede Elena Golini -. Può essere una risposta dopo la crisi di Mps, ma non deve essere appannaggio di pochi". Enrico Letta aggiunge dettagli alla sua idea di modello Genova: "Propongo un Distretto europeo di Scienze della Vita: mi impegno a realizzare a Siena l’Istituto italiano di Biotecnologie, sulla scorta dell’IIT di Genova, utilizzando i fondi del Pnrr. Non è un’alternativa al Monte, è un’altra opportunità di futuro".

"Felice di sentire da Letta - si inserisce Marrocchesi Marzi - che il Distretto di Scienze delle vita non è moneta di scambio con la svendita di Mps. Serve un intervento della Regione, il Pnrr deve calarsi su progetti spendibili per non ripetere il crac di Siena Biotech che è costato 100 milioni di euro". Per Angelina Rappuoli "il distretto può essere una soluzione per recuperare la disoccupazione causata dalla crisi Mps". Marco Rizzo boccia le promesse elettorali: "Dopo aver affossato Mps ci presentano il distretto. Il sistema deve lavorare su formazione, ricerca e occupazione. oggi la finanza governa la politica, dobbiamo invertire questa tendenza".