Voto alla Camera, Letta: "Accetto la sfida"

Il segretario nazionale del Pd in collegamento streaming con la Direzione provinciale: "Non vedo l’ora di fare questa battaglia con voi"

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di Cristina Belvedere

Prima l’incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Mario Draghi per parlare di campagna vaccinale, riforma della giustizia e situazione economica del Paese; poi il collegamento in streaming con la Direzione provinciale del Pd per accettare ufficialmente la candidatura alle elezioni per il seggio alla Camera lasciato vacante da Pier Carlo Padoan. Inizia da qui la campagna elettorale nel collegio di Siena-Arezzo per il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, che oggi parteciperà invece alla Direzione provinciale aretina. Letta ha accettato di correre con entusiasmo, accendendo i cuori dei partecipanti alla Direzione provinciale Pd, guidata da Andrea Valenti. Il segretario nazionale ha infatti detto che per lui "questa candidatura non rappresenta un sacrificio, ma piuttosto uno stimolo". Poi ha aggiunto: "E’ una la sfida che mi avvince, sarà l’occasione per mostrare un modo nuovo (o vecchio, ma sempre buono) di fare politica, senza leaderismi ma utilizzando quella “intelligenza collettiva” che è il carattere distintivo del Pd e della sinistra".

Per nulla preoccupato dall’impegno che gli viene richiesto, vista la concomitanza della campagna elettorale per le suppletiove con quella per le elezioni amministrative in 1.345 Comuni, tra i quali Roma, Torino, Bologna, Napoli, Milano e Trieste, Letta ha affermato: "Sento tutto il peso e la responsabilità di questo impegno –. Sono felice del vostro affetto e onorato per la vostra richiesta. Io la voglio fare sul serio questa campagna elettorale. Voglio una politica popolare, vicina alle persone, che capisca e ascolti i territori. Non vedo l’ora di fare questa battaglia con voi. Questo è un territorio con molte sfaccettature: eccellenze e fragilità, problemi e enormi potenzialità. Per ciascuno di queste questioni dobbiamo costruire una proposta politica seria e all’insegna della prossimità". E ancora: "Come Pd siamo forti nel Paese, ma esigui in Parlamento. Dunque, questa candidatura, questa avventura che vogliamo fare insieme, mette insieme la prossimità sui territori e la dimensione nazionale".

E infine: "Sono il segretario di un partito di popolo e non del potere. E voglio essere il candidato di un centrosinistra largo, moderno, unito, che sappia coinvolgere mondi che in passato abbiamo snobbato e lasciato fuori". Letta poi non ha nascondendo la complessità di certi temi come quello dei territori “interni”, del deficit infrastrutturale e soprattutto la crisi del Monte dei Paschi, il cui futuro è ancora incerto. La stretegia scelta dal segretario nazionale è di "non nascondere i problemi", ma affrontarli come scrive nel suo ultimo libro ’Anima e cacciavite’.

Soddisfatto il leader provinciale Valenti: "Eravamo e siamo fermamente convinti che la candidatura del nostro segretario nazionale, oltre a essere un elemento di prestigio per il territorio, sia una opportunità per rappresentare a livello nazionale le numerose istanze locali – ha detto –. Oltre a essere una comunità politica territoriale, il Pd di Siena si sente e tiene a essere parte della comunità politica nazionale e proprio per questo siamo fermamente convinti che il segretario nazionale debba necessariamente essere in Parlamento". E infine: "La candidatura di Enrico Letta non sarà solo del Pd, perché la porteremo alle altre forze politiche del centrosinistra, al mondo civico, alle associazioni di categoria, ai sindacati e alle forze sociali, per costruire insieme un patto di sviluppo per il nostro territorio. Qualcuno per screditarci dirà che la candidatura di Enrico è calata dall’alto. Stavolta non è così e noi lo rivendicheremo con fierezza".