"Così ho fatto amicizia... con una volpe"

La storia di un vigile del fuoco in pensione. Prende il cibo direttamente dalle sue mani

La volpe che ha fatto amicizia con la famiglia Tognazzi

La volpe che ha fatto amicizia con la famiglia Tognazzi

Castelnuovo Berardenga (Siena), 15 settembre 2019 - Un incontro speciale, quello tra un vigile del fuoco in pensione e uno degli animali più temuti dagli allevatori delle nostre campagne, la volpe. Da cui è nata un’amicizia che evoca i valori de ‘Il piccolo principe’, racconto Antoine De Saint-Exupèry, in cui l’animale selvatico svela il suo segreto. ‘È molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi’, una frase rimasta nella storia della letteratura. «Non si fa toccare, schizza via veloce se tento di accarezzarla. Però si fida e prende il cibo dalle mie mani. Dobbiamo anche stare attenti altrimenti entra addirittura in casa. Confesso che ci fa compagnia», racconta Simone Tognazzi che adesso dà una mano al figlio nel negozio di bici elettriche in paese. Quando era capo reparto dei pompieri di Siena ha fatto anche tantissimi interventi per salvare gli animali, fossero cavalli, gatti o cagnolini. Di ogni genere. Nutre un amore particolare per la natura e – chissà? – forse la volpe che è diventata amica della sua famiglia l’ha percepito.

Quando si è presentata la prima volta?

«All’inizio dell’estate. Abbiamo una casa in località Poggiolo, a circa tre chilometri da Castelnuovo, andando verso San Gusmè. All’inizio si è presentata, senza mostrare troppa paura. Guardinga, comunque. Ogni volta che tornava, però, siccome abbiamo iniziato a darle qualcosa da mangiare, si avvicinava sempre di più. E’ giovane, molto bella. Colori del manto accesi. Adesso si trattiene nel giardino con noi, facendoci compagnia. Dirò di più. Ho girato anche un video (su www.lanazione.it/siena) dove sembra quasi mettersi in posa per le foto e, soprattutto, si rotola nel giardino come fanno gli animali quando si sentono a loro agio».

Arriva furtiva?

«In realtà, poco dopo essere giunti con l’auto ed entrati in casa, sentiamo un calpestio. E spunta in giardino. Si ferma a mezzo metro da noi ma come alzo una mano per toccarla scappa. Poi torna subito. Cosa gli diamo da mangiare? Avanzi di pollo, la verdura... Ma c’è un altro suo comportamento che mi stupisce. Perché quando vado via con la macchina, percorrendo una lunga strada a sterro, ogni volta la trovo in cima al percorso, seduta. Come se mi aspettasse. Può essere una suggestione, per carità. Però accade sempre. E appena mi allontano se ne va».

Una bella storia. Come quella, raccontata da La Nazione tre anni fa, dell’amicizia fra una volpe, sempre lei, e due gattini nell’antica Certosa di Pontignano.