"Volevamo essere sul tufo Alla trifora bandiera speciale"

Conferma l’ottimo rapporto con Scompiglio "che andrà a cercare la situazione da lui ritenuta vincente".

"Volevamo essere sul tufo  Alla trifora bandiera speciale"

"Volevamo essere sul tufo Alla trifora bandiera speciale"

"Volevamo uscire a sorte per forza. Perché c’è una Contrada di giovani che spingeva, grande l’energia in questi giorni nei quali siamo stati a cena insieme. Un bel clima. La Torre è compatta dietro la dirigenza e questo dà tanta forza e soddisfazione", sottolinea il capitano di Salicotto Dario Ricci dopo il boato che ha accolto l’uscita della bandiera. Una Contrada dove Scompiglio può andare. "E’ un fantino di primo piano, credo che non abbia difficoltà a montare in una situazione che ritiene vincente. E’ uno dei migliori del Palio di Siena, deve confermare la sua bravura e andare a cercare una situazione che è per lui la migliore. Con la Torre c’è un bellissimo rapporto", conferma. Se indossasse il giubbetto cremisi potrebbe essere una sorta di ’rivincita’ dopo un Provenzano 2022 amaro. "Ripeto, il rapporto c’è ma non avrà difficoltà a trovare una situazione vincente. Speriamo che la Torre sia nelle condizioni per poter montare un primo fantino", non si sbilancia Ricci leggendo "un Palio complicato". Una bandiera particolare quella alla trifora. "C’è una cabala che non rivelo. Una bandiera particolare e una cosa che ci siamo portati dietro. Ha funzionato, è legata a questo Palio, speriamo continui così", dice. Impossibile non notare il pittore del Drappellone Roberto Di Jullo accanto a Tommaso Andreini, torraiolo, che ha dipinto il Palio nel 2016. "Cosa vuol dire vederli sempre insieme? Avere l’opportunità di conoscere una persona di grande umanità, oltre che un bravo artista. E poi, come gli ho detto, – conclude Ricci – speriamo di averlo a cena per tutta l’estate".