Volantini sull’assessore: condannato per diffamazione

Un cittadino di Torrita li aveva messi sia nel paese che alla Pieve di Sinalunga. Multa e risarcimento

Un cittadino ha diffuso e messo nei bar, sia di Torrita che in uno della Pieve di Sinalunga, volantini e locandine con il titolo ‘Informativa alla cittadinanza’. L’intento, a suo dire, era quello di svolgere un importante servizio a favore della comunità. Ma per il loro contenuto l’uomo, che abita a Torrita, è stato condannato ieri per diffamazione dal giudice Jacopo Rocchi: 7mila euro di multa (pena pecuniaria e non detentiva) ed un risarcimento di 5mila alla parte civile, l’ex assessore comunale alla cultura Paolo Tiezzi. I fatti risalgono al settembre 2017 quando rivestiva ancora l’incarico.

Alle 16 l’udienza era iniziata con la richiesta del pm di condanna: sei mesi di reclusione. A differenza della difesa, rappresentata dall’avvocato Sergio Foscoli del Foro di Perugia, che invocava tra l’altro l’esimente del diritto di critica politica, il pm sosteneva che non fosse così perché tra l’imputato e l’ormai ex assessore c’erano delle pregresse situazioni collegate al fatto che Tiezzi aveva patrocinato il fratello dell’uomo in cause in cui si erano trovati opposti. Poi è toccato alla parte civile, l’avvocato Stefano Del Corto, rimarcare tra l’altro che nel volantino si faceva riferimento a querele nei confronti dell’amministratore in varie procure, senza precisare che era stato l’imputato stesso a depositarle. Aggiungendo inoltre che non si era in presenza di critica politica – l’uomo non è impegnato con alcun partito o movimento – ma di diffamazione. C’è stato anche un colpo di scena: il giudice ha rimesso gli atti al pm affinché valuti se esercitare l’azione penale in merito a una raccomandata inviata dal torritese al sindaco Grazi, sempre sul tema. "Attendiamo di conoscere le motivazioni della sentenza e anche di leggere il contenuto dell’ordinanza", dice l’avvocato Foscoli.

Laura Valdesi