"Vogliamo ripartire ma i timori sono tanti"

Monica Barbafiera, referente per le attività dei piccoli, è cauta: "Difficile organizzare attività, speriamo di riavviare i campi estivi".

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di Angela Gorellini

SIENA

è tanta, tantissima. Ma è ancora troppa la paura. Una responsabilità enorme dare il via alle attività ufficiali dei piccoli e dei giovani nelle Contrade, per quanto proprio loro abbiano pagato il prezzo più caro dell’isolamento e della distanza sociale. Lunedì 20 il coordinamento si ritroverà nel Valdimontone per fare il punto della situazione in vista del Palio, o meglio del non Palio, di agosto e dei mesi di settembre-ottobre. Una data che si pone a ridosso della prossima riunione del Magistrato delle Contrade che avrà, tra i diversi punti all’ordine del giorno, l’argomento. Per adesso, tra qualche conferma, tante rinunce, e qualche punto interrogativo, la situazione è in stand by. "Quando ci siamo incontrati, informalmente, martedì scorso – spiega la referente Monica Barbafiera – è emerso da parte di tutti un forte scetticismo. Al di là di quelle che possono essere le singole iniziative di ogni Consorella, a livello di coordinamento in generale, c’è timore. Il condizionamento, viste le prescrizioni da rispettare, è forte: quando hai a che fare con i piccoli è difficile far tenere il distanziamento, costringere all’uso della mascherina e anche e soprattutto garantire che non ci siano casi asintomatici che potrebbero contagiare gli altri. La responsabilità è tantissima e a livello penale ne pagherebbero le spese i priori e i presidenti di società". "A organizzare attività in questo momento – aggiunge Monica – significherebbe snaturare la natura stessa dello stare insieme, che poi è alla base della vita contradaiola. In Contrada ci si diverte, non è mica una scuola… E se questo vale per i più piccoli, vale anche per i più grandi: nell’età dell’adolescenza, la condivisione di esperienze e di amicizie, è tutto. E loro, in più, hanno pagato anche lo scotto dei primi giorni di riapertura: avevano voglia di vedersi, ma essendo vietati gli assembramenti, il desiderio e il timore erano doppi. A tutti è stato portato via un pezzo di vita". Il prossimo incontro del Coordinamento Piccoli, allora, si confronterà sui passi da compiere nel prossimo futuro, per ridare ai giovani ciò che è stato loro tolto. "In relazione a quello che sarà l’evolversi dell’emergenza pandemica – spiega ancora la referente – vedremo il da farsi. Di sicuro la voglia è tanta, quella di certo non ci manca. Diciamo sempre ‘Lo facciamo l’anno prossimo!’. Beh… Servirebbe un 2021 di 700 giorni… La speranza, comunque, è di poter organizzare a breve campi estivi e tornei sportivi, che, come ogni iniziativa contradaiola, sono stati interrotti. Di sicuro ci serviranno tanta creatività e tanto spirito di inventiva. E tanta pazienza". Ma intanto già è bello poter sentire il fruscio delle bandiere e il rullo dei tamburi, con la ripresa dei corsi per alfieri e tamburini.