"Virus meno pericoloso, dobbiamo conviverci L’obbligo vaccinale è un male necessario"

Rino Rappuoli, capo della ricerca Gsk: "La variante Omicron ha reso inefficaci quasi tutti gli anticorpi monoclonali dell’Aifa. Il Biotecnopolo è una grande opportunità per l’Italia, non solo per Siena. Arriveranno altri vaccini, sull’Africa si fanno tante chiacchiere"

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di Pino Di Blasio

"Con questo virus stiamo imparando a conviverci, anche se i numeri dei contagi ci spaventano. E sarà una convivenza che si protrarrà nel tempo. Non è più pericoloso come lo era all’inizio, il vaccino è la nostra protezione contro le forme gravi. All’inizio proteggeva anche dai contagi, ma le varianti hanno infranto la barriera, anche se infettano in maniera più lieve". Nei giorni più caldi della pandemia, con la quarta ondata di contagi che si prepara a raggiungere il picco, Rino Rappuoli, responsabile mondiale della ricerca Gsk sui vaccini, padre del Mad Lab per gli anticorpi monoclonali, sembra sedersi sulla riva come il saggio, aspettando che l’onda di piena passi.

Ha fatto bene il Governo a introdurre l’obbligo vaccinale per gli over 50? Non le sembra un compromesso?

"Quando mi chiedono se sono a favore del vaccino obbligatorio, io rispondo sempre che non sarebbe necessario. Poi però si scopre che otto pazienti su 10 nelle terapie intensive non sono vaccinati, vuol dire che in tanti non capiscono. E allora l’obbligo diventa un male necessario".

Regge il tetto dei 50 anni?

"Meglio di niente, anche perché riguarda la fascia d’età più colpita, che riempie la terapie intensive e che si ammala più gravemente. Il mio consiglio è che bisogna vaccinare tutti".

Basterà la terza dose?

"Al momento sì, non abbiamo nessuna evidenza che ci sia bisogno di una quarta. Potrebbe succedere nel caso di una nuova mutazione che rendesse inefficaci i vaccini. In quel caso servirebbe un nuovo vaccino, come accade con l’influenza che ogni anno si presenta sotto forme diverse".

La pillola anti Covid serve?

"E’ utile, perché se presa presto quando uno scopre di essere positivo, riduce le forme gravi di infezione. Se uno è vaccinato, la pillola non serve".

Non le sembra un altro concorrente dei suoi anticorpi monoclonali?

"Gli anticorpi Tls continuano la loro marcia, purtroppo lenta, verso la fine della sperimentazione. Ce lo siamo detti tante volte. Le varianti, però, hanno tolto di mezzo anche quasi tutti gli anticorpi monoclonali a disposizione dell’Aifa".

I suoi non proteggevano anche contro Omicron?

"Non lo sappiamo ancora, lo scopriremo tra una decina di giorni quando finiremo le prove nei laboratori. Le prove cliniche sono ancora in ritardo".

Vale ancora l’ipotesi dei test all’estero?

"Quella c’è sempre".

Il suo giudizio sulla Fondazione Biotecnopolo?

"Un’opportunità importantissima per Siena e per l’Italia, mi piacerebbe fosse anche una chance per l’Europa. Riconosce l’eccellenza che c’è su Siena nel settore biotecnologico, prevede investimenti per costruire qualcosa di importante su questa eccellenza, che è stata supportata da Regione, Comune, Provincia, Fondazione".

Il suo ruolo sarà cruciale per creare l’hub vaccinale che dovrà gestire 340 milioni.

"E’ un’opportunità per il Paese, a Siena abbiamo le competenze per fare cose che funzionino, per attivare ricerche d’avanguardia che producano innovazioni e benefici alla società. Siena sarà uno dei centri mondiali per la lotta alle pandemie. Il mio ruolo è quello di aver contribuito a costruire l’eccellenza".

Prevede altri lockdown?

"Chi si è vaccinato con la terza dose non va in quarantena, è una buona scelta. Non dobbiamo più avere paura: ci sono tanti contagiati, ma ci sono meno ricoverati negli ospedali. Senza vaccini avremmo avuto migliaia di degenti e di vittime in più con il numero di infetti di oggi".

La sorprende il fatto che l’Africa non sia piegata dal virus e che abbia meno vittime?

"Ci sono tre o quattro ragioni. La prima è che non sappiamo cosa stia accadendo in Africa, chi chiacchiera lo fa senza il supporto di numeri. La seconda è che la popolazione in Africa è giovane, resiste meglio al virus. Contribuisce anche il clima, certo. Ma in realtà non sappiamo nulla dei dati africani".

Arriveranno altri vaccini antiCovid, anche quelli Gsk?

"Arriveranno e serviranno tutti. Gsk produce vaccini in collaborazione a Medicago, Sanofi, SK, che usano i nostri adiuvanti".