"Violenza e spettacolarizzazione Il fenomeno non venga ignorato"

Il questore Milone: "Serve uno sforzo sinergico da parte di scuola e genitori"

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"Ci troviamo di fronte a un fenomeno sociale che va capito fino in fondo e che nasce dal disagio che, purtroppo, si esprime nella violenza e nella sua spettacolarizzazione". Il Questore di Siena, Pietro Milone rivolge un plauso al lavoro degli investigatori della Mobile da lui coordinati, ma lancia anche un monito: la tendenza della passerella offerta dai social a diventare benzina per la violenza. Soprattutto in certe fasce d’età.

"I fatti – riflette Milone – si commentano da soli e sono contenuti nei video acquisiti. Mostrano un fenomeno sociale da approfondire e capire. Ma non devono farlo solo le Procure e le forze di polizia. Serve uno sforzo sinergico anche da parte della scuola e dei genitori che possono essere alleati nel capire il cambiamento e contrastarne gli aspetti dannosi". La bande di ragazzini e ragazzine sono sempre esistite. "Anche ai miei tempi – spiega – esistevano, ma credo che ora ci sia stato un ’salto di qualità’ nel senso che puntano all’assoggettamento delle vittime, spettacolarizzando i loro gesti. Fanno assistere gli altri e li condividono, questa è la misura del cambiamento avvenuto". Gli investigatori della Mobile, proprio seguendo il filo della spettacolarizzazione, sono riusciti a carpire anche la fiducia di una delle ragazzine, diventata vittima.

"Il resto lo ha fatto la grande attenzione della Procura dei Minori a questo tipo di fenomeni e il lavoro degli investigatori della Squadra Mobile di Siena".

cla.cap