"Ho conquistato la Cina con i nostri vini"

Vito Donatiello promuove in Oriente degustazioni, incontri fra sommelier, progetti di importazione e distribuzione dei prodotti locali

Vito Donatiello ha deciso di creare un filo diretto tra Poggibonsi e il mercato cinese

Vito Donatiello ha deciso di creare un filo diretto tra Poggibonsi e il mercato cinese

Poggibonsi (Siena), 21 gennaio 2020 - Si trasferisce da Poggibonsi in estremo oriente e insegna alle popolazioni di Cina e Singapore ad apprezzare i prodotti della Valdelsa. In particolare i vini, perché Vito Donatiello, 52 anni, ha cominciato a un certo punto del suo percorso professionale a studiare enologia e viticoltura per arrivare poi a crearsi una nuova attività a notevole distanza da casa. In un diverso continente, tra i grattacieli delle metropoli, Vito Donatiello ha deciso dunque di mettersi in gioco senza l’aiuto di alcuno. Raccogliendo soddisfazioni e pagando di persona gli eventuali conti ai radicali cambiamenti nella quotidianità.

«E’ come se avessi ideato un altro mestiere – spiega Donatiello, tornato in questi giorni a Poggibonsi per salutare la famiglia di origine – considerato il mio diploma di perito industriale nel campo delle telecomunicazioni, unito alle successive esperienze lavorative in aziende del comparto dell’elettronica".

Perché la svolta verso la Cina? "Arrivai a destinazione da ‘turista per caso’, zainetto in spalla, insieme con un amico proprio con l’intento di esplorare l’Asia. Avevo programmato un arco di tempo di pochi mesi, ma il periodo di permanenza in pratica si è moltiplicato. Dalla Cina a Singapore, al Distretto di Shangai, contando su incentivi per l’imprenditoria straniera e muovendomi tra degustazioni di Chianti, incontri fra sommelier, progetti di importazione e distribuzione, corsi e lezioni da tenere in cattedra. Sì, perché da allievo in discipline legate all’universo del vino, sono riuscito ad acquisire una certa preparazione. Fino a diventare pure docente".

Come se la cava con la lingua cinese? "Diciamo che mi arrangio. Conosco la terminologia di base, mentre per i vocaboli tecnici del settore posso affidarmi sempre all’ausilio di un interprete".

In conclusione potremmo affermare che Vito Donatiello ha contribuito a far conoscere in Cina il ‘made in Poggibonsi’? "Non esageriamo, perché non da oggi il Chianti, per esempio, è una delle non etichette ben note in Cina. Si tratterebbe casomai, a voler indicare un obiettivo, di raggiungere porzioni più ampie di un mercato enorme nelle dimensioni e assai frammentato".

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