Via Aretina, dove i pedoni rischiano la vita

Marciapiedi completamente assenti e veicoli che salgono a tutta velocità. I soldi per la messa in sicurezza ci sono, ma i lavori non partono

Via Aretina

Via Aretina

Siena, 6 gennaio 2020 - «Camminare lungo questra strada? Vuol dire rischiare la vita tutti i giorni, è peggio di una roulette russa". Scuote la testa, la gente davanti al bar nella piazzetta a Due Ponti, mentre guarda auto, bus e furgoni che si inerpicano lungo via Aretina, la strada che conduce a Porta Pispini. E’ una delle arterie più trafficate della città, ma anche una di quelle da brividi per i pedoni. Perché lungo via Aretina, fino alle curve del Tondo, non c’è ancora lo straccio di un marciapede, anche se ormai quasi un anno fa il Comune aveva presentato una richiesta di finanziamento nel Bando regionale per la sicurezza stradale. E la Regione ha accolto l’appello, stanziando 75 mila euro ai quali Palazzo pubblico ha aggiunto altri 75mila euro di fondi propri. In tutto fanno 150mila, giudicati sufficienti per realizzare gli agognati marciapiede. A inizio dicembre, poi, il Comune di Siena ha approvato il progetto esecutivo e la relativa gara d’appalto, col bando ufficiale nel sito di Palazzo pubblico.

Ma sinora nulla si è mosso e i pedoni continuano a camminare sul ciglio della strada con altissimo rischio di essere investiti, soprattutto quando scende il buio perché nemmeno l’illuminazione, lungo via Aretina, è poi così esente da pecche. "Fate presto, costruite questi marciapiedi, è uno dei lavori più urgenti per la sicurezza a Siena", insistono gli abitanti del quartiere. Fa paura solo a sentirlo il racconto di Paolo Bonetti, fuori dal solito bar. "Allora: qualche mattina fa ho parcheggiato la macchina sul lato destro poco dopo la rotonda, vicino alla fermata dell’autobus. Quando sono sceso ho chiuso lo sportello e poi mi sono girato. Lì per un attimo ho pensato davvero di morire: un furgone che veniva su a velocità sostenuta mi stava venendo addosso. Per fortuna sono riuscito a schivarlo, mi sono praticamente incollato, urlando, alla portiera della macchina. Ma me la sono vista davvero brutta. Da quello che ho potuto capire, il conducente del furgone non se n’è nemmeno accorto e ha continuato serenamente per la sua strada".

Paolo non è il solo ad aver vissuto situazioni di paura lungo quella strada maledetta per i pedoni. Basta chiederlo alle tante persone, tra le quali molti anziani, che ogni giorno devono camminare in bilico sul ciglio dell’Aretina per raggiungere la fermata dell’autobus. Vengono regolarmente ’schivati’ da auto e furgoni, ma l’incubo di essere investiti è dietro l’angolo.

Una cosa è certa: la situazione in via Aretina non può rimanere questa. Non si può lasciare un luogo così trafficato e, nel contempo, percorso da centinaia di persone che ogni giorno camminano lì nelle attuali condizioni di totale insicurezza. La delibera di mesi fa della Giunta, peraltro, parla chiaro.

"La realizzazione del marciapiede di via Aretina – è scritto – rientra tra le priorità dell’Amministrazione comunale in quanto completa i percorsi perdonali e ha l’obiettivo di aumentare la sicurezza dei pedoni che percorrono quel tratto stradale, anche allo scopo di incentivare l’utilizzo del parcheggio scambiatore di Due Ponti che così verrebbe connesso a Porta Pispini. Quel tratto stradale è caratterizzato dall’alta velocità di percorrenza dei veicoli in transito" oltre a un notevole carico di traffico dovuto anche "ai numerosi mezzi del trasporto pubblico locale che percorrono quella linea".

Inoltre – aggiunge il Comune – "via Aretina è interessata dal passaggio di numerosi pedoni che camminano sulle banchine laterali o nelle cunette di scolo dell’acq ua piovana, anche per raggiungere le fermate degli autobus". Ora basta parole, è il momento di agire. Roberto Borgioni © RIPRODUZIONE RISERVATA