Quattro aree (Trasimeno, Orvietano, Amiata-Valdorcia e Valdichiana), un’unica strategia: trasformazione dei “luoghi ai margini” in “nuovo centro”. Pronta l’intesa, interregionale, per la rigenerazione e infrastrutturazione territoriale. Domani alle 11 nell’Azienda Margheriti Piante di Chiusi si terrà la presentazione del protocollo adottato dal Patto Territoriale Interregionale Vato. L’intesa coinvolge soggetti pubblici e privati di un territorio ricco di eccellenze ma contemporaneamente fragile, difficile da preservare e valorizzare a causa della bassa densità di popolazione, ma anche per le criticità di natura idrogeologica e infrastrutturale. L’obiettivo è la definizione di un programma di rigenerazione e infrastrutturazione territoriale dell’area". Un patto tra più anime che si pone l’obiettivo di promuovere uno sviluppo integrato dell’intero territorio attraverso la creazione di un laboratorio sperimentale interregionale per la ricerca e l’innovazione. Il Tavolo di Coordinamento Territoriale del Patto Vato ha rilanciato le politiche di area vasta, attraverso l’elaborazione di un nuovo programma di investimenti pubblici e privati, cosiddetto Progetto Pilota Sistema Etruria, oltre alla definizione di un protocollo che mira al rafforzamento della collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia e con quello di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Siena. Attraverso il Laboratorio sperimentale, che sarà composto dal Tavolo Tecnico di area del Patto Vato e dai due Dipartimenti universitari, si intende promuovere una programmazione dal basso, che mira ad attivare la messa a terra delle misure del Pnrr e della Programmazione comunitaria. Il dialogo e la cooperazione con la Regione Toscana e la Regione Umbria saranno determinanti per il conseguimento di comuni obiettivi di sviluppo. Le criticità da subito al centro del Laboratorio riguardano l’attuale emergenza energetica e il sistema della mobilità che saranno interessati dall’elaborazione di un quadro strategico sulla produzione di energie rinnovabili, la definizione di un disegno di riqualificazione della rete infrastrutturale e la revisione del sistema della mobilità locale.