Valigia, crema solare e polizza anti Covid "Boom di richieste, così in vacanza tranquilli"

Sempre più clienti stipulano assicurazioni per non perdere il soggiorno in caso di positività. "Ecco come muoversi nella giungla di offerte"

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Un’amara sorpresa i contagi a picco in questa estate, non che il Covid non ci abbia abituato a sorprese. Un dettaglio di non poco conto per chi è pronto a fare le valigie per godersi una bella vacanza. Il peggiore degli incubi in questo periodo è, infatti, proprio quello di trovarsi di fronte ad un tampone con borsoni, valigie e biglietti in mano quando ormai si è prenotato con le valigie in mano. Oppure scoprirsi positivi all’estero. Che fare? "Tutelarsi – risponde Michele Bartalini, membro direttivo Confesercenti e agente di viaggio -. La soluzione oggi è stipulare delle assicurazioni. Le agenzie di viaggio ormai le inseriscono e i clienti preferiscono accollarsi una spesa in più rispetto a vedersi scivolare via l’intero prezzo della vacanza. E anche se può sembrare un aggravio di costi, questo è l’unico modo per vedersi riconoscere dei rimborsi in caso di positività a ridosso della partenza o un allungamento del soggiorno". La richiesta di questo tipo di polizze Covid, negli ultimi giorni, si è impennata.

"Questa è un’assicurazione separata – aggiunge Bartalini – rispetto all’assicurazione del viaggio, ed è molto conveniente perché in caso di tampone positivo prima della partenza viene rimborsato il viaggio totalmente (a parte una franchigia del 15%). Una garanzia che porta le persone a non annullare i viaggi ma a godersi il piacere dell’attesa". Mentre se non si è prenotato un pacchetto turistico con un’agenzia di viaggi, ma solo un biglietto aereo, di nave o treno, e ci si contagia si deve far riferimento alla normativa in materia (cioè l’articolo 945 del codice della navigazione sull’impedimento del passeggero), ovvero se la partenza è impedita per cause non imputabile, come lo stesso Covid, il contratto è risolto ed è rimborsato il prezzo di passaggio già pagato (chiaramente con tempestivo avviso).

Mentre se il contagio avviene durante la vacanza bisogna subito segnalare la situazione all’autorità sanitaria del Paese. Quasi sicuramente scatta un periodo di isolamento, che è differente da Paese a Paese. È probabile anche si debba spostare il volo di ritorno, se di linea. Se nel 2021 in molti rinunciavano a un viaggio all’estero e sceglievano l’Italia, rimandando a un momento migliore la vacanza, quest’anno i numeri delle richieste parlano da soli: la voglia di partire a ogni costo c’è. Incluso quello da pagare per una franchigia.

"Sicuramente la pandemia ha comunque cambiato molte prassi nel settore turistico – conclude Bartalini – quella che è rimasta, anzi è tornata, è la voglia di partire. Le agenzie di viaggio hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo". Ed è boom non solo delle assicurazioni che si trovano all’interno dei pacchetti delle agenzie, ma anche di quelle delle principali polizze assicurative. Secondo alcune stime, il mercato delle polizze viaggio che copre infortuni e anche la malattia da Covid-19 nel mondo è stimato tra i 30 e i 40 miliardi di dollari all’anno con aziende come Aca e Aig, capo fila in questa tipologia di protezioni

Simona Sassetti