Vaiolo delle scimmie, altro caso in Toscana. Individuato a Siena

L'analisi su un paziente che presentava sintomatologie sospette è stata fatta all'ospedale Le Scotte

L'esterno dell'ospedale Le Scotte

L'esterno dell'ospedale Le Scotte

Siena, 11 luglio 2022 - C'è un nuovo caso di vaiolo delle scimmie in Toscana. Accade a Siena e in questo caso il virus è stato individuato dall’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Un uomo si è presentato nel fine settimana al pronto soccorso dell'ospedale Le Scotte con sintomi compatibili con il vailo delle scimmie. Presentava infatti una serie di lesioni cutanee. Il personale del pronto soccorso si è consultato con l'infettivologo, per poi eseguire una serie di analisi svolte dal laboratorio di Microbiologia e Virologia diretto dalla professoressa Maria Grazia Cusi.

Vaiolo delle scimmie: sintomi e come si trasmette

Il paziente era da poco rientrato da un viaggio all'estero ed è adesso ricoverato in isolamento nel reparto di Malattie Infettive e Tropicali, diretto dal professor Mario Tumbarello ed è in condizioni stabili.

I professionisti che hanno preso in cura il paziente hanno usato tutte le attenzioni e le precauzioni volte a prevenire il contagio, attive sempre in ospedale come misure anti-Covid. Come da prassi è stato allertato anche il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl Toscana sudest.

E' questo il secondo caso di vaiolo delle scimmie in Toscana. Il primo era avvenuto a maggio. In questo caso il paziente era un uomo di 32 anni che aveva avvertito i sintomi di ritorno da un viaggio alle Canarie. 

«In prima cosa ci tengo a ringraziare i nostri professionisti per la risposta pronta e immediata al caso – ha sottolineato il direttore sanitario dell’Aou Senese, Francesca De Marco -. Febbre alta, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, stanchezza e ingrossamento dei linfonodi sono i sintomi iniziali della patologia a cui si uniscono lesioni cutanee. La trasmissione interumana avviene attraverso il contatto stretto con fluidi e materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee di una persona infetta, oppure attraverso droplets in caso di contatto prolungato faccia a faccia. Inoltre il virus può essere trasmesso per contatto diretto con i fluidi corporei di una persona infetta – spiega ancora la dottoressa De Marco -. Così come avviene con il Covid-19, è necessario prestate attenzione agli oggetti contaminati, ad esempio indumenti, lenzuola o asciugamani, oltre che ovviamente a eventuali colpi di tosse e starnuti. Anche in questo caso, i protocolli anti-contagio devono essere rispettati attentamente».