Un esercito di studenti dichiara guerra al crimine

Millecinquecento ragazzi si sono riuniti nella tenuta confiscata di Suvignano per ricordare Falcone

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Millecinquecento ragazzi, arrivati a Suvignano da tutta la Toscana: vicini, l’uno all’altro, hanno composto, sul prato della tenuta, la scritta umana ‘Yes to memory’, ‘Sì alla memoria’. Accanto gli striscioni ‘No alla guerra’ e ‘no alle dipendenze’, mentre una mongolfiera con il messaggio ‘No alle mafie’ si è alzata in cielo: così la Fondazione Caponnetto ha voluto ricordare Giovanni Falcone e il suo impegno a trent’anni dalla strage di Capaci. Luogo denso di significato, Suvignano: la tenuta, come ha sottolineato anche il presidente della Fondazione Salvatore Calleri, è uno tra i più grandi sequestri dei beni della mafia mai realizzato in Italia e il primo sequestro della tenuta venne effettuato proprio da Falcone. Un’iniziativa, quella di ieri, voluta fortemente, considerando che gli ultimi due anni, per la pandemia, non era stato possibile commemorare la scomparsa del magistrato. Durante l’evento, al quale hanno partecipato anche rappresentanti della Regione, di Comuni toscani, come Monteroni e Murlo e l’attore Paolo Hengel, si sono svolti collegamenti con scuole di Corleone: la Fondazione, in 10 anni di attività con il Progetto giovani sentinelle della Legalità, ha coinvolto 130mila studenti italiani.

Angela Gorellini