Un ’commissario’ per completare la Due Mari

La Siena-Grosseto è tra le opere inserite nel Decreto Semplificazione. Il nuovo iter dovrebbe velocizzare i cantieri nei lotti 4 e 9.

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di Riccardo Bruni

SIENA

Un commissario per la Due Mari. La ‘Senese’ è stata inserita tra le 130 opere previste nel decreto legge Semplificazioni e figura tra le 50 che saranno affidate a una gestione commissariale per il loro completamento. Ormai al tratto tra Siena e Grosseto mancano due lotti ancora da raddoppiare. Per il 4, quello di Civitella, c’è già un affidamento dei lavori, ma il piano per il riutilizzo delle terre di scavo è ancora fermo in attesa dell’ok del Governo.

Il nuovo iter semplificato potrebbe aiutare l’opera a superare quest’ultimo ostacolo in tempi rapidi e arrivare così all’avvio dei lavori quanto prima. L’appalto era stato mandato in gara dall’Anas nel dicembre 2017, con un importo di oltre 80 milioni poi aggiudicato con 68 milioni (un ribasso di quasi il 17 per cento), ma solo dopo una serie di peripezie che si sono completate lo scorso ottobre. Dopo l’affidamento alla prima ditta, il ricorso al Tar della seconda, che prese poi la via del Consiglio di Stato e infine la Corte Costituzionale.

Una vicenda che ha rischiato di compromettere l’avvio dei lavori per molto tempo, e che si è paradossalmente sbloccata con il fallimento della ditta vincitrice e l’affidamento al raggruppamento di imprese formato da Itinera Spa e Monaco Spa, che aspetta adesso di aprire i cantieri. Per il 9, tra Ornate e Orgia, si tratta delle ultime autorizzazioni al progetto esecutivo, e qui sicuramente il nuovo iter potrebbe velocizzare le varie fasi di affidamento dell’appalto, arrivando al cantiere prima del previsto, probabilmente già il prossimo anno.

Qui si parla di realizzare tre svincoli a livelli sfalsati, quattro nuovi viadotti sul fiume Merse e sul fosso Ornate, oltre alla realizzazione di numerose altre opere minori (3 cavalcavia, 3 sottopassi, 12 ponti sui corsi d’acqua minori). Al 2021 anche l’appaltabilità dell’ultimo pezzo di strada, quella parte del maxi lotto, che riuniva quelli dal 5 all’8, ancora da completare: la galleria di Pari. Insomma, l’arrivo del commissario, sebbene a quanto pare non sarà proprio un ‘Modello Genova’, potrebbe sbloccare gli ultimi passaggi e concludere il raddoppio di questa strada, i cui primi lotti sono stati aperti al traffico quindici anni fa.

"A fronte di quest’opera – commenta il senatore Riccardo Nencini (Psi) – stiamo viaggiando con un anno di ritardo rispetto ai programmi dei governi Renzi e Gentiloni. Questo perché durante il primo governo Conte, con Salvini e Di Maio, l’intero intervento ha subito un pesante rallentamento". E di rallentamenti ne sanno qualcosa soprattutto gli utenti della strada, che in questi periodi, nonostante la strana estate segnata dal Covid, hanno già iniziato a fare i conti con il temuto effetto ‘imbuto’, che si crea nei punti in cui la strada passa da quattro a due corsie, con conseguenti code e incolonnamenti che nei prossimi fine settimana potrebbero farsi sempre più consistenti. Al 2022, infine, dovrebbero invece andare i lavori per il lotto 0, tra Siena e Ruffolo, per il quale è in corso la redazione del progetto definitivo.