Un chilo vale fino a dieci euro Così l’oro rosso fa ancora gola

Tra le aziende più colpite ci sono Enel e Ferrovie. La raffica di asportazioni. non conosce sosta

Un chilo vale fino a dieci euro  Così l’oro rosso fa ancora gola

Un chilo vale fino a dieci euro Così l’oro rosso fa ancora gola

Da qualche anno i furti di rame stanno facendo registrare una vera e propria escalation. Nel mirino dei ladri cimiteri, chiese, case coloniche, industrie e soprattutto le linee ferroviarie. Vasi, tettoie e addirittura crocifissi divelti dalle tombe nei cimiteri, ma anche grondaie di palazzi e chiese, smontate e portate via per essere rivendute o riutilizzate sul mercato clandestino.

In Valdelsa, in particolare a Poggibonsi, sono state rubate anche le grondaie dal tetto di alcune scuole. Le quotazioni del rame, del resto, sono alte. Oggi una tonnellata arriva a costare anche 9 mila euro. Il rame d’altronde - metallo di base utilizzato nell’edilizia, nei trasporti, nell’elettrotecnica e nell’industria - è considerato il miglior conduttore elettrico, dopo l’argento. Di conseguenza, è sempre più ambito sul mercato clandestino, dove un chilo di oro rosso può arrivare a costare fino a 10 euro.

Tra le aziende più colpite, Telecom, Ferrovie dello Stato e Enel. La compagnia telefonica ha deciso di sostituire, nelle zone più colpite dal fenomeno, i cavi in rame con cavi in alluminio e sulle tratte interessate ha attivato un sistema di allarme, che in caso di manomissione scatta automaticamente avvisando le forze dell’ordine.

M.B.