Truffava i calciatori Vittima anche ex del Siena

Faceva contratti Tim usando i loro dati, facilmente reperibili sul web. Sette si sono costituiti parte civile, in tutto sono però 83 i raggirati

di Laura Valdesi

SIENA

I calciatori erano i suoi preferiti. Non perché li conosceva, né faceva parte del mondo del pallone. Il motivo era semplice. Quasi banale. Trovare i loro dati sul web risultava (quasi) un gioco da ragazzi. Informazioni che servivano per stipulare contratti vocali con la Tim. Ovviamente all’insaputa degli interessati. Morale: alla fine la società telefonica ha scoperto il raggiro facendo denuncia. C’è stata un’inchiesta, coordinata dal pm Nicola Marini, che ha portato alla citazione diretta a giudizio di un 42enne originario di Napoli ma residente a Colle Val d’Elsa, difeso dall’avvocato Michela Rossi. Ieri la prima udienza davanti al giudice Ottavio Mosti che è servita per anche per le costituzioni di parte civile. Ben 83 le parti offese: molti giocatori, come detto, ma anche persone normalissime e ignare di cosa era accaduto alle loro spalle. C’è chi abita a Brescia e chi a Nocera Inferiore, chi in provincia di Vicenza oppure nel Beneventano. Oltre dieci i residenti nella nostra provincia, la maggior parte a Colle ma anche a Monteriggioni e Murlo. I nomi di maggiore spicco, però, erano quelli che si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Andrea Cariello di Pisa. Si tratta dell’ex bianconero Alessio Campagnacci, che testimonierà nella prossima udienza che si svolgerà ad ottobre. E ancora: Antonio Balzano, Flavio Lazzari, Alessandro Ranellucci, Raffele De Martino, Marco Martin e Andrea Marconi. Che hanno subito un danno d’immagine, perché in realtà non hanno pagato nulla. Soltanto Campagnacci, chiarisce il suo avvocato, essendo già cliente Tim si era visto interrompere la linea poi riattivata quando tutto è stato chiarito.

Il presunto truffatore, nei confronti dei quali si è costituita parte civile anche la società telefonica che ha subito una perdita di quasi 70 mila euro, è accusato di aver stipulato in maniera fraudolenta, usando il 187, ben 135 nuovi contratti con la Tim del tipo ‘nuovo impianto’ riguardanti la telefonia fissa. Fatti a nome di persone del tutto ignare delle operazioni commerciali effettuate, fra i quali come detto molti calciatori per la facilità con cui poteva reperire i loro dati. Indicava poi uno dei nove numeri di cellulare che aveva in uso per completare l’attivazione. Fra le accuse, oltre alla truffa anche la sostituzione di persona. Perché, solo per fare un esempio, si era sostituito ad una delle parti offese stipulando a nome di quest’ultima contratti di fornitura di servizi televisivi Sky, utilizzando le sue generalità. I fatti sarebbero avvenuti fra il 2017 e il 2018. Non saranno sentite tutte le vittime, intanto s’inizia dai calciatori parte civile.