Truffato da finta star: promesso anello prezioso

Anche dopo la denuncia alla Postale i contatti sono proseguiti. Il senese era stato invitato in vacanza in Svizzera ma volevano soldi

di Laura Valdesi

SIENA

All’inizio non gli avevano chiesto denaro. Il truffatore – chissà, forse erano anche più di uno, al momento non è stato svelato dall’inchiesta – ha deciso di essere molto accorto. Attendendo che fosse passato un tempo congruo in modo che davvero il 60enne senese credesse che dall’altra parte del video c’era il famoso attore di Matrix e de L’avvocato del Diavolo. Una delle star di Hollywood più amata, Keanu Reeves. Che possiede un’immensa fortuna, cosa che lo spinge spesso a fare beneficenza. Solo uno dei retroscena della truffa di cui è stato vittima un uomo che abita nella nostra città. Ha denunciato tutto, sia alla polizia postale che a Federconsumatori, subito al suo fianco. Ma del denaro e dei responsabili di questo raggiro neppure l’ombra. Certo l’attore non ha niente a che fare con quanto accaduto. Anche per questo l’uomo ha voluto raccontare di quella che credeva ’amicizia’ ma si è rivelata una fake, affinché nessuno si trovi ancora a sborsare 19.500 euro che, con forte probabilità, non riavrà mai.

Credeva davvero di chattare con Reeves. Erano stati abilissimi a farglielo credere. Aiutati, probabilmente, anche dall’uso dei cosiddetti deepfake per impersonare l’attore e farsi vedere dal 60enne. Una delle tante possibilità offerte dalla tecnologia. Il ’gancio’ per iniziare a spillare denaro al 60enne era stato l’invio di un dono. Non voleva neppure accettarlo, racconterà poi agli agenti della Postale. Alla fine aveva ceduto. E lì era iniziata la sua odissea economica: prima la comunicazione che il pacco era partito dagli Usa, l’invio di un link da un’azienda di spedizioni. Primo bonifico di 1000 euro per le spese doganali. In fondo, cosa vuoi che fosse per un regalo così importante. Si era millantato infatti all’uomo che all’interno ci fosse un anello con pietre preziose. Un susseguirsi di richieste e intoppi, finché non era arrivato a sborsare 19.500 euro. Dicendo basta alle richieste.

In realtà i contatti sarebbero continuati con il fantomatico attore anche dopo la presentazione della denuncia da parte del 60enne. Sarebbero arrivati addirittura a proporgli di vedersi per trascorrere una vacanza in Svizzera. C’era però da pagare – ecco ancora il refrein della vicenda – per cui aveva preferito declinare l’invito. All’uomo sarebbero stati inviati anche scatti di una donna sostenendo che era la madre di Reeves, unitamente a foto della villa mentre c’era la neve. E quando l’uomo aveva chiesto indietro il suo denaro gli avevano promesso che bastava aprire un conto corrente e versare denaro per l’autenticazione. Ma era davvero troppo.