Tre abiti per vestire le ’donne’ di Dante

I lavori della celebre stilista Regina Schrecker all’Accademia dei Rozzi: "Ho dato loro un volto per ricordarle"

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La Sala degli Specchi dell’Accademia dei Rozzi si veste dello stile di Regina Schrecker, che venerdì ha presentato i tre abiti realizzati in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante. Ma questa volta non è stata la voce del Poeta a essere protagonista del lavoro artistico della stilista, che ha voluto vestire i tre volti femminili della Divina Commedia: Pia de’ Tolomei, Francesca da Rimini e Beatrice. L’incontro di presentazione si è aperto con le parole del notaio Alfredo Mandarini nel ruolo di Arcirozzo, proseguendo poi con l’intervento di Felicia Rotundo, coordinatrice della Rivista dell’Accademia dei Rozzi, che ne ha presentato l’ultimo numero. La rivista per questa edizione speciale rilegge la vita di Dante con gli occhi di Siena.

La coordinatrice ha ricordato l’importanza che riveste Siena nel lavoro del Sommo Poeta e nel suo modo di definire i senesi come ’gente vana’. Maurizio Bianchini, direttore della rivista, ha poi accompagnato la stilista nella spiegazione del processo artistico che l’ha portata a realizzare i tre abiti. La stilista ha spiegato come il suo obiettivo fosse quello di "Dare un volto a tre donne fondamentali per il cammino di Dante, di evocarle nell’estetica con cui avrebbero voluto essere ricordate". I tre abiti, definiti da Bianchini come ‘opere d’arte’, rievocano uno dei primi femminicidi mai raccontati nella storia, quello di Francesca da Rimini, per il quale Regina Schrecker ha optato per un rosso acceso, che ricorda sì la passione, ma anche "il tragico esito della sua storia". Beatrice si veste del chiaro delle sue vesti e dei colori tenui, per raccontare lo spirito angelicato degli ultimi passi di Dante in Paradiso. Ma al centro della Sala, c’era Pia Dei Tolomei a ricordare il suo legame con Siena: i colori si rifanno al chiaro terra di Siena bruciata e il rosa cipria dei dettagli ricorda "un raggio di sole che passa dalle nuvole", come descrive la stilista. Insomma, una realizzazione artistica quella di Regina Schrecker che unisce la poesia delle parole di Dante alla poesia dei colori e dell’estetica. Al termine della serata, la Sala degli Specchi è diventata poi il palco ideale per l’attore fiorentino Alessandro Calonaci, che ha guidato il pubblico in quello che ha definito come "Il periglioso viaggio nella Divina Commedia" . Il viaggio nella Divina Commedia è diventato così il cammino metaforico che la società sta vivendo oggi, dall’inferno dell’inizio pandemia alla speranza di tornare a ’riveder le stelle’ verso una nuova normalità.

Con la sua ricerca estetica e culturale, Regina Schrecker è riuscita a rendere Siena la culla ideale per accogliere i tre abiti, che rimarranno esposti in Accademia per una settimana.

Ilenia Costa