Tra Palasport e discoteche i nuovi templi della salute

Il Dodecaedro a Siena, il Papillon a Monteroni, il Bernino a Poggibonsi: luoghi nati per lo sport e per ballare, trasformati in avamposti per i vaccini

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I gloriosi gradoni biancoverdi del Dodecaedro, la strobo al centro della pista del Papillon. E poi la palestra della scuola elementare di Abbadia San Salvatore, la sala polivalente di Montepulciano, il palazzetto del Bernino.Tutti luoghi nati per lo sport, il divertimento, l’istruzione, la cultura, ora avamposti della lotta al Covid. Da spazi di vita vera, ognuno con una sua forte identità, a padiglioni per la vaccinazione cosiddetta di massa. Quasi una linea di congiunzione nel segno di una socialità sospesa dal virus e ora da ritrovare con la principale frontiera anti Covid, quella vaccinazione che per estendersi il più possibile deve uscire anche dagli ambienti sanitari. Come a dire: qui torneremo a giocare a basket, a ballare, a mandare i nostri figli, a dedicarci alle attività culturali e ricreative. Quasi l’antitesi rispetto a quel padiglione asettico, seppure decorato da un fiore, che qualcuno aveva immaginato sistemato al centro della conchiglia di piazza del Campo. In una logica comunicativa esasperata, nella quale è previsto che il messaggio conti più del contenuto, cosa di meglio dell’immagine mozzafiato della Piazza, dove tutto si può mettere perché il contorno tutto impreziosisce?

Ma le logiche e i tempi di un’operazione senza precedenti, come la vaccinazione di decine di milioni di italiani, richiedono altre scelte, prima di tutto organizzative. E allora si è partiti dal locale che per alcuni decenni ha accolto migliaia di giovani, la discoteca Papillon a Monteroni d’Arbia. "Qui abbiamo costruito i nostri sogni di adolescenti che speravano in un futuro di relazioni sociali e possibilità di viaggiare. Ora vi riponiamo i nostri sogni di tornare a un futuro di piena libertà", ha detto Gabriele Berni, sindaco di Monteroni d’Arbia. "In questo parquet si è fatta la storia del basket senese, ora si può fare la storia di questa vaccinazione", ha detto l’assessore alla Sanità del Comune di Siena Francesca Appolloni.

A lavorare per adattare questi luoghi alla nuova sfida, le strutture territoriali dell’Asl Toscana Sud Est, le amministrazioni comunali, i gestori degli spazi, le associazioni di volontariato. Il percorso è appena iniziato, tutto dipenderà dal numero di dosi a disposizione, ma il terreno è preparato. In pista o sul parquet, quello che conta è che l’operazione vaccini possa procedere più spedita possibile.