"Toscana zona rossa, Siena è annichilita"

L’amarezza del presidente Giani, la reazione del sindaco De Mossi: "La nostra situazione è migliore di quella di altre zone"

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La prima avvisaglia arriva con una telefonata di un politico di lungo corso, Mauro Marzucchi, che avvisa dell’imminente passaggio della Toscana in zona rossa. Quello che accade nelle ore successive è una discesa verso la decisione inevitabile. La Toscana e la Campania si colorano di rosso, altre 4 Regioni diventano zona arancione.

L’annuncio innesca le prime reazioni. Ma tocca al ministro della Salute Roberto Speranza dare la sua versione sulla nuova mappa del virus. "L’indice Rt scende, ma non basta: abbiamo bisogno di portarlo sotto l’1 nel più breve tempo possibile. Le decisioni prese oggi, con Toscana e Campania in zona rossa, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche in zona arancione, non sono pagelle sulle regioni, ma abbiamo bisogno di misure significative se vogliamo piegare questa curva. Siamo consapevoli - afferma il ministro - che ogni volta che si firma un’ordinanza si mettono in campo misure che creano sacrifici alle persone. Ma sono sacrifici inevitabili".

Il presidente della Regione, Eugenio Giani, reagisce con un post su Facebook alla pesante colorazione della Toscana. "Ho avuto comunicazione dal ministro Speranza che la Toscana è in zona rossa. Provo sorpresa e amarezza perché vedevo che negli ultimi giorni i dati tendevano a un lieve miglioramento. Sono uomo delle istituzioni e rispetterò quanto deciso dal governo. Sono sorpreso e amareggiato perché i dati valutati dal Cts vanno dall’1 all’8 di novembre. Oggi la Toscana si trova davanti una situazione di lieve miglioramento. Sono convinto che ce l’avremmo potuta fare anche senza dover passare a zona rossa".

Infine, per passare a Siena, la nota del sindaco Luigi De Mossi: "Nel rispetto della gerarchia istituzionale verso il Governo non possiamo che rispettare le decisioni in merito alle disposizioni che la Toscana diventerà zona rossa. Tuttavia, come abbiamo più volte sottolineato, è necessario che vi siano indicazioni, programmazione e prospettive che non mutino le norme ad ogni minima variazione dei dati generali. Infatti, se il tema principale è la tutela della salute, non possiamo non sottolineare ancora una volta che i cittadini nella girandola di provvedimenti normativi che li riguardano, rimangono smarriti e incerti. Tutto ciò ingenera uno stato di disagio paragonabile alla preoccupazione sanitaria. In questa condizione, inoltre, sarebbe ragionevole tenere conto della favorevole situazione di Siena che è diversa da altre aree della Toscana. Ritengo legittimo che la popolazione, i commercianti, gli imprenditori e tutti i cittadini abbiano il diritto ad avere una prospettiva per poter organizzare il proprio lavoro, la propria vita e le proprie aspettative. Ed è altresì necessario che il Governo anziché prendere provvedimenti a pioggia, spesso anche di difficile leggibilità e applicazione, dia indicazioni certe, stabili e durature che valutino l’evoluzione della condizione sanitaria, ma che abbiano una solidità che consenta alle persone di poter pianificare la quotidianità".