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Torre, il nuovo capitano è Ricci

Eletto con il 97,5% dei voti. "Inizio il mandato con una Contrada compatta e che mi sostiene"

di Laura Valdesi

SIENA

"Inizio il mandato con una Contrada compatta e che mi sostiene. L’esito delle urne rappresenta un segnale di stima e di incoraggiamento che ritengo prezioso". Lo sottolinea più volte, Dario Ricci, neo capitano della Torre eletto ieri con il 97,5% dei consensi. "Un risultato che dà una grande forza, soprattutto ad un capitano nuovo", aggiunge svelando che non si attendeva un’affluenza così elevata nei due giorni di votazione: ben 498 persone.

Ricci ha già ricoperto incarichi importanti nella Torre.

" Sono stato mangino per sei anni, in precedenza vicario prima con Massimo Brogi e poi con Luca Bruni. Ruoli che consentono di avere una conoscenza profonda della Contrada. Ma l’elezione a capitano non rappresenta per me un punto di arrivo, piuttosto un percorso nuovo anche se ho certo contribuito a consolidare il patrimonio dei rapporti tessuti negli ultimi anni. Una cosa è sicura: parto molto motivato".

Ha ricevuto già telefonate dai fantini?

"Ne ho ricevute molte, che fanno piacere, anche da torraioli, dirigenti di altre Consorelle e senesi".

Quale è la ‘cifra’ di Ricci?

"Sono molto diverso come carattere da Paolo Capelli, ad un primo approccio meno espansivo. Ci vuole più tempo per conoscermi".

E nel Palio cosa conta per lei?

"La serietà, intesa come mantenere la parola data. La linearità dei percorsi. Essere una persona affidabile".

Come si fa in questo momento così delicato a pensare alle Carriere 2021?

"Se ragioni da capitano devi impostare il lavoro come se ci fosse la sicurezza di correre e la speranza di essere estratti. Se la guardi invece da cittadino chiaro che c’è la preoccupazione. Finora il Comune ha ben gestito le decisioni a livello paliesco, massima fiducia in ciò che farà l’amministrazione. Fermo restando che il Palio è un rito che non si celebra a porte chiuse".

Lo staff?

"Lavorerò da subito su questo e lo renderò noto al momento dell’insediamento".

L’Oca, unica avversaria che la Torre riconosce, ha come capitano Stefano Bernardini.

"Lo conosco per motivi extra Palio, siamo entrambi nel commercio. Lo stimo come persona. Mi auguro che con lui ci possa essere un rapporto corretto pur nella rivalità sul Campo. E mai abbassando la guardia perché so bene che l’Oca è un’avversaria di tutto rispetto"