Palio, consigliere comunale lancia bottiglia. "Mi scuso, stizza per la caduta di Tittia"

Parla il consigliere comunale Maurizio Forzoni che ha subito ammesso la responsabilità

La caduta di Tittia a San Martino

La caduta di Tittia a San Martino

Siena, 24 agosto 2019 - «Mi sono ‘costituito’ subito. E ho riconosciuto la responsabilità. Ero stato io a tirare la bottiglia  di plastica in Piazza, dal palco del Casato. Un gesto di stizza, di delusione per la caduta del fantino della mia Contrada, Tittia. Un errore. Di cui chiedo scusa a tutta la cittadinanza», dice Maurizio Forzoni. Nessuna caccia al colpevole, dunque. Visto che l’autore del gesto che ha fatto parlare Siena e il mondo delle Contrade – perché da sempre, si sa, non si devono tirare oggetti sul tufo – ha immediatamente ammesso di essere l’autore del lancio. Un consigliere comunale, Forzoni, che fa parte della maggioranza in quota Fratelli d’Italia. «Ho sbagliato – ribadisce – il mio comportamento è da sanzionare. Ma sono un essere umano, un contradaiolo. Il mio è il gesto, errato quanto si vuole, di una persona. E come tale deve essere considerato. Ripeto, me ne assumo piena responsabilità e da persona perbene quale rivendico di essere non ho cercato alcun alibi. Eccomi qui a raccontare cosa è accaduto. Però lasciamo fuori la politica dal Palio, non c’entra niente».

Proviamo a spiegare: era ad assistere alla Carriera dell’Assunta nel palco del Comune al Casato. 

«Sì. E’ stata una reazione istintiva, la mia. Quando Tittia, che montava Remorex, ha battuto nel colonnino cadendo, ho lanciato la bottiglietta che tenevo in mano. Per rabbia, sconforto. Ma in quel momento i cavalli erano lontani». 

Sulle prime si era pensato che fosse stata scagliata contro Brio, fantino del Bruco. Poi la polizia municipale, grazie anche all’aiuto dei filmati, ha chiarito che le cose non stavano così. 

«Assolutamente no! C’è anche il video. Non ho voluto danneggiare la corsa, né alcuna Contrada. Il mio gesto, lo ripeto, è stato una reazione emotiva. Sbagliata. E che tra l’altro non è neppure nelle mie corde perché conosco le regole e le tradizioni». 

Il Comune ha emesso una sanzione. Si parla anche di una multa di 500 euro. 

«Qualunque sia è giusta. E appena mi arriverà, provvederò. Non ho nulla da recriminare. Quando uno compie un errore, ripeto, paga. Infatti mi sono ‘costituito’ subito facendomi identificare».