Titoli di coda per Colin Firth e Livia Giuggioli. La coppia si separa dopo 22 anni

L’indimenticabile Giorgio VI de ’Il discorso del re’ si è innamorato del Palio e delle bellezze di Siena

Il premio Oscar Colin Firth con la moglie Livia Giuggioli

Il premio Oscar Colin Firth con la moglie Livia Giuggioli

Siena, 16 dicembre 2019 - Nei ventidue anni di matrimonio con Livia Giuggioli è diventato un po’ senese anche lui. Innamorato della città, del Palio, dei buoni piatti della nostra cucina, del buon bere. Colin Firth, icona del cinema mondiale, l’indimenticabile Giorgio VI da premio Oscar in Il discorso del re, è tornato spesso a Siena con la sua Livia in questi anni. Ora la loro separazione è stata annunciata con uno scarno comunicato ai media britannici: "Colin e Livia Firth si sono separati. Restano amici e rimangono uniti nel loro amore per i figli".

La famiglia della moglie è di antica discendenza senese. Il nonno, medico con studio in piazza Indipendenza, contradaiolo della Lupa, era amico di una generazione straordinaria di senesi: da Mario Celli a Mauro Barni, a Arrigo Pecchioli. Poi suo padre Alberto aveva lasciato giovanissimo Siena per studiare ingegneria, anche se era rimasto amico fraterno di Corsino Corsini. Dal matrimonio con la splendida modella fiorentina Paola Conti nacquero quattro figli: Livia, Caterina, i gemelli Nicola e Alessandro, che per due anni è stato direttore del festival del cinema Terre di Siena.

Proprio Maria Pia Corbelli ha fatto spesso da anfitrione alla coppia Colin-Livia nelle loro numerose puntate senesi. "Siamo stati a vedere il museo del Leocorno, a cena nella Pantera, alla benedizione del cavallo nel Nicchio – racconta lei – perché Colin si è innamorato della nostra città e delle nostre tradizioni. E Livia si è ricollegata alle sue tradizioni di famiglia".

Nel 2010 Firth fu ospite per il Palio di agosto della Fondazione Mps a palazzo Sansedoni, intervistato da Maurizio Bianchini. Ed è tornato in veste ufficiale anche per ritirare il premio speciale al Festival Terre di Siena. Lui, il premio Oscar diventato un po’ senese.

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