Test-lampo sull’Archibugi, Burioni loda la Toscana

La regista avvisa i sanitari: "Ho la febbre". Tampone quasi in tempo reale, è negativa. Lo scienziato: "Bravi, così si vince la battaglia"

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"Febbre. Chiamato il numero Covid, mi dicono: la mettiamo il lista. Ma vengo io, rispondo, vivo su un cucuzzolo, cinque chilometri di brutta strada a sterro. Ci mandi la posizione, rispondono. Arrivano dopo poche ore, fanno il tampone, il mattino dopo la risposta. Negativa. Grazie Regione Toscana". E’ il post pubblicato dalla regista e sceneggiatrice Francesca Archibugi, che ormai da anni vive a Palazzone, nel comune di San Casciano dei Bagni. Un messaggio che ha avuto anche un inatteso effetto collaterale: la riconciliazione tra lo scienziato Roberto Burioni e la Regione Toscana nella figura del suo governatore Enrico Rossi, che è arrivata in maniera del tutto casuale proprio grazie al tweet della Archibugi.

Non è un film ma ne ha le sembianze. Il virologo del San Raffaele in più di un’occasione aveva accusato la Regione Toscana di aver intrapreso scelte discutibili per la salute dei suoi cittadini. Il presidente Rossi ha sempre risposto per le rime tanto da dare del ‘fascioleghista’ a Burioni, fino a febbraio, quando è iniziata la pandemia. "ll presidente della Regione Toscana che secondo me sottovaluta il rischio del coronavirus esponendo a rischi evitabili i propri cittadini, afferma che chi lo critica o è male informato o è fascioleghista. Lo stesso presidente che nella sua regione offre l’omeopatia all’interno del sistema sanitario nazinale. Complimenti davvero". Questo il tweet pubblicato da Burioni il 19 febbraio, che aveva fatto infuriare Rossi. Lo scienziato ha sempre appoggiato le Regioni che hanno avuto un atteggiamento precauzionale nei confronti del virus. La Toscana, almeno all’inizio, non gli sembrava evidentemente essere tra queste. Ma un paio di giorni fa si è ricreduto.

Ha infatti commentato così il tweet di Francesca Archibugi. "Ho criticato ferocemente la Regione Toscana per il suo atteggiamento sull’omeopatia ma questa volta devo lodarla con tutta la mia forza. E’ così che si combatte Covid-19. E soprattutto è così che si vince. Bravi. Bravi. Bravi". Ma andiamo per gradi.

La regista e sceneggiatrice Francesca Archibugi, insieme al marito, il musicista Giambattista Lena, ha trascorso questo periodo di lockdown nella sua casa in campagna a Palazzone, frazione di San Casciano dei Bagni. Proprio lei, qualche giorno fa, scrive appunto sul suo profilo social ’Febbre. Chiamato il numero Covid, mi dicono : la mettiamo in lista. Ma vengo io, rispondo, vivo su un cocuzzolo, 5 km di brutta strada a sterro. Ci mandi la posizione, rispondono. Arrivano dopo poche ore, fanno il tampone, mattino dopo la risposta. Negativa. Grazie Regione Toscana". Un esempio di buona sanità, grazie a un’azione tempestiva e corretta da parte dei sanitari che Francesca Archibugi ha voluto far sapere. Una storia che non è passata inosservata al professor Burioni, da sempre attento ai comportamenti dei cittadini e delle Regioni e che ha favorito la almeno temporanea riconciliazione.

Peraltro, Francesca Archibugi ha una lunga storia proprio con la Toscana. Poco tempo fa, in pieno lockdown, ha ringraziato le donne del Consorzio agrario che le portavano la spesa direttamente a casa. E quando viveva a Gaiole in Chianti, prima di trasferirsi a Palazzone, proprio lì aveva girato ’Con gli occhi chiusi’, il film ispirato dal libro dello scrittore senese Federigo Tozzi".

Federica Damiani