Siena, positivo un test su tre come a marzo. Ma gli ‘evasori del Covid’ falsano i dati

Contagiate 2.514 persone in tutta la provincia. Berti (Ordine Farmacisti): "I fai-da-te aiutano il sommerso"

Siena, 10 luglio 2022 - La media, da lunedì scorso, è stata di circa 40 tamponi antigenici rapidi al giorno. In pratica, durante un turno di otto ore, un test eseguito in farmacia ogni 12 minuti. Sono questi i numeri con cui Alessio Berti, vicepresidente dell’Ordine dei farmacisti di Siena e titolare dell’omonima farmacia a Castellina in Chianti, si è dovuto confrontare nell’ultima settimana. Le stesse cifre che, in queste ore, vengono affrontate anche dalle farmacie della nostra provincia.

«In molti avevano già smobilitato le strutture o i gazebo predisposti per i test e quindi si stanno attrezzando in questi giorni. L’aumento delle richieste di tampone è comunque iniziato dal 20 giugno. Quel giorno erano circa 7 o 8 le richieste giornaliere, ora arriviamo a 50". I dati ricalcano in fotocopia quelli registrati dal tracciamento Asl: quel giorno i nuovi positivi in tutta la nostra provincia erano 253 per un totale di 1.156 persone contagiate. Oggi i numeri sono più che raddoppiati con 583 nuovi positivi emersi nelle ultime 24 ore che porta a 2.514 gli attualmente contagiati in tutta la provincia, con Siena nel ruolo di capofila.

Ma la paura è che ci sia un’ampia quota di ’evasori del Covid’: persone cioè che, dopo aver ottenuto l’esito positivo di un tampone fai-da-te, non dichiarano volutamente l’avvenuto contagio per non sottostare alla quarantena, sfuggendo così al tracciamento ufficiale. "Questa categoria di persone purtroppo esiste. Sono eticamente contrari ai test fai-da-te perché da strumento di diagnosi si trasformano in strumento di ’evasione’. Ma siamo tenuti a venderli per legge".

Anche su questo fronte le richieste sono rimbalzate verso l’alto. "Durante tutto giugno la mia farmacia – spiega ancora Berti – ha venduto 200 test fai-da-te. Dal 1 di luglio, cioè in una decina di giorni, siamo già arrivati a 110". Se il trend proseguisse a fine mese le vendite saranno più del doppio. Ma a destare preoccupazione resta il tasso di positività rispetto ai tamponi eseguiti.

«Al momento il 30 per cento dei test antigienici rapidi fatti in farmacia sta dando esito positivo. In pratica come numeri si è trattato di un balzo indietro al periodo compreso tra febbraio e marzo di quest’anno. Immagino che il picco arriverà intorno al 20 luglio, poi da lì potrebbe registrarsi un calo". Intanto ieri alle Scotte si contavano 49 pazienti ricoverati, cinque in meno rispetto al giorno prima. Di questi uno si trova in terapia intensiva, 9 nel setting di media intensità e 39 in quello di degenza ordinaria. Al policlinico i sanitari attualmente positivi hanno superato quota 150.

cla.cap