Cerca di uccidere la ex, consigliere comunale la salva: "L'ho disarmato, era fuori di sé"

Sarteano, il racconto di Gino Arnaldi dopo il tentato femminicidio. Alla donna fratturato lo sterno con un colpo di cacciavite

Gino Arnaldi indica il luogo dove è avvenuta l’aggressione

Gino Arnaldi indica il luogo dove è avvenuta l’aggressione

Sarteano (Siena), 22 marzo 2018 - "Avevamo cenato e guardavamo la televisione tranquilli con mia moglie qui a casa quando ho sentito le grida del mio amico Claudio Rossi e quelle di una voce di donna". Gino Arnaldi è l’eroe buono di questa triste vicenda che ha scosso la comunità di Sarteano e che fa balzare il piccolo centro toscano agli onori della cronaca. Arnaldi è un consigliere comunale eletto nel centrodestra e prima di andare in pensione, infatti ha 69 anni, è stato albergatore a Chianciano Terme e imprenditore nella ristorazione. Lui e l’amico Claudio Rossi, che invece è noto in città per essere un famoso giostratore del Saracino, sono stati i primi a intervenire durante il tentato omicidio di Sarteano, dove un operaio albanese di 36 anni ha cercato di uccidere la ex a colpi di cacciavite, fratturandole lo sterno: pochi millimetri e sarebbe morta. E’ grazie a loro, Arnaldi e Rossi, che la giovane donna è viva: sono riusciti a intervenire e a disarmare l'aggressore.

"Claudio stava rientrando a casa con la sua auto quando è rimasto bloccato da quell’auto ferma dove dentro si stava consumando un crimine – racconta Arnaldi –. Un uomo aveva afferrato una donna per il collo la stringeva e lei urlava. Claudio lo ha bloccato dal finestrino, così la ragazza si è divincolata ed è riuscita a scappare lungo la strada ma da solo non è riuscito a fermare la furia dell’aggressore, che era armato di cacciavite. Infatti il giovane ha finto di calmarsi per poi buttarsi all’inseguimento della ragazza». A questo punto, Rossi ha iniziato a urlare. Arnaldi lo ha sentito ed è sceso in strada: «Ero in ciabatte, ma mi sono precipitato subito dietro quell’uomo armato che nel frattempo aveva di nuovo raggiunto la donna. Gino lo ha afferrato e bloccato al muro ma io non sapevo che lui l’aveva già picchiata e ferita, quindi gli ho detto solo di calmarsi e farla finita. Lui mi ha detto: ‘Sì hai ragione, adesso mi calmo’, ma non è andata così». Arnaldi allenta la presa e il giovane operaio ne approfitta per sferrare un colpo di cacciavite alle spalle della ex moglie.

A quel punto Arnaldi lo riprende con la forza, ma l’aggressore si rivolge con il cacciavite contro il pensionato, minacciando di ferirlo al collo. Il consigliere azzurro non perde tempo: si accende una colluttazione nella quale il pensionato sarteanese ha la meglio e riesce a tenere bloccato l’uomo al muro fino all’arrivo dei carabinieri.

Il giovane viene ammanettato e portato in caserma: «Solo a quel punto ho avuto la certezza di aver fatto la cosa giusta e di aver salvato la vita della donna», confida Arnaldi con la voce rotta dall’emozione. Il tutto, mentre le donne che risiedono lungo la via scendono in strada, insieme alla moglie del pensionato, Ione, e portano in casa il bambino e la giovane che nel frattempo ha perso i sensi. Il resto è storia, per fortuna a lieto fine: soltanto grazie al coraggio e alla solidarietà dimostrati dai vicini di casa, la giovane mamma oggi è ancora viva. L’unica speranza è che sia lei che il figlioletto dimentichino presto questa terribile vicenda.