"Temo per la tenuta psicologica Azioni di sostegno per i cittadini"

"Il boom dei contagi finora non ha portato a tanti ricoveri in terapia intensiva. I senesi ci chiedono chiarezza"

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L’assessore alla sanità e sociale al Comune di Siena, Francesca Appolloni, ribatte sul mantra della ’responsabilità dei cittadini, in una fase dell’emergenza sanitaria estremamente complicata. Responsabilità adesso è diventata la parola da ripetersi ogni mattina. Perché il boom dei contagi per la variante Omicron, anche a Siena, ha scatenato un diluvio di telefonate, mail, proteste di cittadini e famiglie in balia del caos per i mancati tracciamenti. Pur di avere chiarezza, i senesi si rivolgono a Palazzo Pubblico. "Ci contattano mossi da un senso di grande frustrazione", racconta l’assessore Appolloni.

Cosa chiedono?

"Chiarezza. Noi rispondiamo ponendoci come facilitatori per sciogliere quei nodi che riscontrano nel percorso e nel farlo riceviamo anche la massima disponibilità da parte delle aziende sanitarie. Ciascuno di noi è consapevole che i problemi ci sono".

Come si possono risolvere?

"Con collaborazione, sinergia e facendo squadra e i cittadini senesi lo stanno già facendo. Ad esempio io vedo tanta consapevolezza e per me è una vittoria, perché ne deriva l’adozione di comportamenti corretti".

L’esplosione di casi però c’è stata..

"Guardiamo, però, il numero nelle terapie intensive. I dati che emergono sono molto bassi, e questo mi conforta non solo come assessore, ma anche come cittadina. Questi numeri significano che c’è la possibilità di offrire cure a chi ne ha bisogno e anche una ripresa di tutte quelle attività ospedaliere che il Covid aveva stoppato".

Come si può muovere un’amministrazione comunale?

"Io sto facendo degli incontri costanti con la protezione civile dal giorno in cui abbiamo registrato questo picco per allertare tutte le associazioni. La risposta è stata immediata quindi Siena, anche se la situazione peggiora, è in grado di mettersi in moto al meglio".

Che giornate sono queste per lei?

"Ogni giorno mi provoca affanno, io prendo la mia dose giornaliera di carico di lavoro e poi lo dimentico dormendoci sopra".

Funziona?

"E’ l’unica tattica di sopravvivenza che ho da quando è scoppiata la pandemia per gestire questa situazione. Sono molto preoccupata per la tenuta psicologica di tutti i cittadini. Per questo da fine mese partiranno una serie di azioni di sostegno psicologico, grazie ad un bando con le associazioni del terzo settore. I danni nel lungo periodo mi preoccupano non solo a livello psicologico ma anche a livello sociale. A tutti dico: ’non ci abbattiamo’. Come diceva mia nonna: ’abbiamo fatto trenta, adesso facciamo trentuno’".

Simona Sassetti