Tari alle stelle, Comune contro Ato

Monteriggioni, l’assessore al Bilancio Nisi: "Decisione presa dall’alto, basta con gli errori di programmazione"

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di Marco Brogi

Bollette Tari alle stelle: esplode la rabbia degli amministratori. Dopo il ’j’accuse’ di vari sindaci del nostro territorio, tra cui quelli di Poggibonsi e Gaiole in Chianti, al coro dei no alla stangata sulla tassa dei rifiuti si aggiunge l’assessore al Bilancio del Comune di Monteriggioni, Diana Nisi. "Questo – lamenta – è un aumento determinato dai costi del gestore, dunque una decisione presa dall’alto che poi spetta agli amministratori comunali comunicare ai cittadini. La nostra è una posizione netta e decisa, che abbiamo espresso nel corso dell’assemblea dell’Ato (l’Autorità per il servizio di gestione dei rifiuti) e che vogliamo rendere pubblica. Ai cittadini sono arrivate bollette Tari con importi più alti rispetto al passato – sottolinea –, senza che il Comune sia potuto intervenire in alcun modo sulla determinazione di tali aumenti. I Comuni stanno perdendo il proprio potere decisionale su questo settore". E ancora: "Il consiglio comunale fino a qualche anno fa approvava le tassazioni, oggi il ruolo del consiglio è ridotto alla sola presa d’atto di quanto stabilito altrove – rincara la dose l’assessore Nisi –. Questo meccanismo è eccessivamente generalizzante e antimeritocratico, non valorizzando in modo efficiente i Comuni virtuosi nella raccolta differenziata. In un momento storico come questo, aumenti delle tariffe di questa portata sono ingiustificabili". All’indignazione dell’assessore per le scelte calate dall’alto, si aggiunge anche l’amara constatazione di programmazioni sbagliate del passato. "Per trasparenza nei confronti dei concittadini – aggiunge Nisi – non posso nascondere anche un’altra motivazione degli aumenti riscontrati in bolletta, che però non vale per tutti i Comuni, ma riguarda solo Monteriggioni. Già a dicembre avevo avuto modo di far presente come il nostro Comune, caso unico in tutta l’Ato attesti una differenza tra consuntivo e preventivo pari a +6,38%, in riferimento agli anni 2018 e 2019. In altre parole, per questi due soli anni, il consuntivo è risultato maggiore rispetto al previsionale, determinando così un saldo che si è ripercosso negativamente sulla bolletta. Un errore di programmazione che ora incide sulle tasche dei nostri concittadini. Siamo già all’opera per una riduzione sul 2023".