"Tagli al 118 e ai Pronto soccorso, la Regione ha informato il sindaco?"

Oggi in aula si discute l’atto presentato da Laura Sabatini sottoscritto da maggioranza e da parte dell’opposizione

Il caos dei giorni scorsi al Pronto soccorso delle Scotte rende di scottante attualità in Consiglio comunale l’interrogazione di Laura Sabatini (Gruppo misto), sottoscritta anche da Fratelli d’Italia, Lega, Impegno civico Siena, Forza Italia, In Campo, Per Siena e Sena Civitas. A unire maggioranza e parte dell’opposizione, i gravi problemi del servizio di emergenza-urgenza del 118 locale e regionale e dei Pronto soccorso della Toscana.

Nell’interrogazione si sottolinea che "la carenza cronica dei medici 118 è dovuta a scarsa capacità di programmazione da parte della politica regionale e aziendale e viene utilizzata per avviare veri e propri tagli ai servizi e alla sanità pubblica nei periodi estivi". Il documento ricorda che "i corsi Deu (per l’emergenza-urgenza) sono stati sospesi nel 2012 con l’avvento della specializzazione in Medicina d’Urgenza ma gli specializzati non sono mai stati né interessati al 118 né sufficienti a mantenere un organico numericamente adeguato". Dopo dieci anni di stop, il 22 giugno "è stata attuata, con otto mesi di ritardo ma prevedendo l’esclusione dei medici specializzandi e di quelli che frequentano il corso di formazione specifico di Medicina Generale, incompatibilità che nelle altre regioni italiane non vengono poste e che escludono tanti giovani medici dal bando".

La Sabatini continua: "A luglio si prospettano ingenti tagli alle postazioni medicalizzate del 118, almeno 24 nella regione e ovviamente anche in provincia di Siena dove due postazioni con automedica (medico e infermiere) passeranno a setting ambulanza infermieristica".

E ancora: "Entro pochi giorni si prospetta il mantenimento in servizio di solo 4 postazioni con il medico in tutta la provincia (con partenza dagli ospedali), mentre le altre – evidenzia la Sabatini – saranno convertite in postazioni con infermiere o con soli soccorritori volontari".

Il tutto, mentre "i medici del 118 e dei Pronto soccorso, viste le condizioni lavorative e la poca compliance politica regionale, sono arrivati a licenziarsi ripiegando sulla Medicina generale o emigrando in altre regioni".

Di qui l’interrogazione al sindaco De Mossi per sapere "se la Regione ha chiesto il parere o lo ha informato di questo nuovo taglio delle postazioni del 118 medicalizzate e dei punti di Pronto soccorso, come intende reagire di fronte a questa ulteriore riduzione del servizio e se intende intervenire".

C.B.