CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Suolo pubblico, ’stretta’ sui tavolini. Norme più severe per i permessi

Palazzo pubblico procede alla rimodulazione degli spazi concessi a bar e ristoranti durante la pandemia. Gli esercenti protestano. L’assessore Tucci: "Conciliare la viabilità con le esigenze degli imprenditori".

Suolo pubblico, ’stretta’ sui tavolini. Norme più severe per i permessi

L’annuncio era stato fatto lo scorso dicembre in occasione di un incontro con le associazioni di categoria. In quel frangente Palazzo pubblico aveva chiarito che con il nuovo anno avrebbe proceduto a rivedere le autorizzazioni all’occupazione del suolo pubblico concesse durante la pandemia a bar e ristoranti, alla luce della fine dell’emergenza sanitaria. In questi giorni stanno arrivando i primi dinieghi del Comune a chi aveva richiesto il rinnovo delle autorizzazioni per i tavolini all’aperto. Di qui le proteste di bar e ristoranti.

"Stanno togliendo i permessi praticamente a tutti, nonostante il Governo abbia prorogato di un altro anno la possibilità per gli esercenti di usare temporaneamente il suolo pubblico – evidenzia Michele Vitale, Fiepet Confesercenti –. In realtà è stata data ai Comuni autonomia in questo senso e Palazzo pubblico ha deciso di tornare alla situazione pre Covid per motivi di sicurezza stradale e decoro". E ancora: "Come associazione siamo per la permanenza delle occupazioni di suolo pubblico, garantendo il decoro. No quindi a dehors giganteschi e in plastica, ci deve essere qualità – aggiunge Vitale –. La tavola è un momento importante di accoglienza per turisti e residenti. Con meno spazi esterni, i locali hanno meno reddito e di conseguenza assumono meno personale. Chiederemo quindi un incontro all’assessore Tucci".

Più cauto Marco Cioni, Fipe Confcommercio: "Non è un discorso di pagamento del suolo pubblico, ma di problemi di viabilità e decoro in una città che è Sito Unesco. Il Comune si riserva di analizzare caso per caso, in quanto ha autonomia di decisione. Certo, da dicembre a oggi avremmo auspicato qualche incontro in più per capire meglio come l’amministrazione avrebbe proceduto".

A fare chiarezza è l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia municipale, Enrico Tucci: "Non si tratta di tornare alla situazione pre Covid – sottolinea – ma di rimodulare le concessioni di suolo pubblico alla luce delle nuove richieste di autorizzazione. In pratica bisogna conciliare la sicurezza stradale con gli interessi dei locali attraverso piccoli aggiustamenti". E ancora: "Nessun intento punitivo: le domande di autorizzazione vengono esaminate collegialmente da me, l’assessore Giunti, il comandante dei Vigili e la dirigente del Suap". Tucci conclude: "La deroga del Governo? Riguarda la semplificazione delle norme per le autorizzazioni, in pratica viene sospesa la potestà della Soprintendenza. Lo ripeto: il Comune ha a cuore gli interessi degli imprenditori".