Stop ai viaggi all’estero, a Pasqua non si vola

La rabbia delle agenzie dopo la quarantena di 5 giorni imposta al rientro. "Vacanze annullate, molti facevano rotta sulle Canarie"

Le agenzie di viaggio si sentono beffate

Le agenzie di viaggio si sentono beffate

Pasqua blindata in Italia, ma viaggi all’estero consentiti. E così la nuova ordinanza del Ministero della Salute, in vigore fino al 6 aprile, ha cercato di regolare proprio il mondo del turismo in questi giorni festivi. Non è una novità infatti che ci si possa recare in alcune mete straniere, pur nel rispetto della normativa, mentre in Italia non si può uscire dalla propria Regione. Proprio per questo c’era chi aveva già pensato a qualche giorno all’estero per le vacanze pasquali, prima però della nuova ordinanza che, a pochi giorni da Pasqua, ha introdotto l’obbligo di quarantena al rientro. Un problema che adesso devono gestire le agenzie di viaggio, già duramente colpite nell’ultimo anno dalla crisi economica dovuta alla pandemia.

"E’ assurdo- spiega Francesca Bruni dell’agenzia di viaggi ’Mondo in primo piano’- è possibile andare all’estero per turismo già da molto tempo. Se si voleva inserire la quarantena andava comunicato prima, così le persone devono annullare a pochi giorni dalla partenza. Non sono stati considerati gli investimenti fatti dal settore e questo è un ulteriore colpo".

Le agenzie infatti avevano ripreso, anche se lentamente, ad organizzare viaggi in vista della primavera. " Le persone erano tornate ad informarsi, in particolare per Le Canarie c’erano diverse richieste – spiega Alessandra Pepi di ’Carroccio Viaggi’-. Con la quarantena di cinque giorni però nessuno ha deciso di partire, per fortuna non c’erano state prenotazioni. Le persone non possono perdere altri 5 giorni di lavoro. Io consiglio di aspettare fino all’ultimo per la prenotazione data l’incertezza del periodo e infatti, questa ordinanza a quattro giorni da Pasqua, è stata la conferma". In Italia intanto il turismo è fermo ormai da mesi, anche se si pensa che, così come lo scorso anno, il Bel Paese sarà la meta prescelta per questa estate. " A livello nazionale c’è molta amarezza perchè a maggio si poteva scegliere il mare italiano invece di andare all’estero- commenta Cristina Ricci di ’Palio Travel & Events’-. Oggi mi è arrivata una chiamata di un cliente per andare la prima settimana di maggio in Spagna, mentre per l’estate le persone si informano, ma per ora non prenotano. Noi siamo i primi a consigliare di attendere anche perché sono gli stessi tour operator a rimandare, in quanto non sanno quando potranno riaprire. Credo che anche quest’anno in molti preferiranno restare in Italia".

Nell’attesa delle prime riaperture in Italia è stata soprattutto la Spagna la meta prescelta di queste settimane, ma le nuove misure anti covid stanno limitando anche i viaggi già decisi. " C’è una gran confusione, è un anno che siamo quasi a zero con il lavoro- commenta Annalisa Campolmi di ’Clm Viaggi’ -. Abbiamo in programma una partenza per le Canarie dopo Pasqua , sperando che l’ordinanza non vada oltre il 6 aprile. La quarantena di cinque giorni serve solo a destabilizzare i viaggi e infatti potranno partire soltanto coloro che hanno un lavoro che lo permette. E’ giusto però che anche in Italia si riprenda, nelle Regioni in cui la situazione sanitaria è migliore, così come è stato fatto in altri Paesi". Nonostante questo lungo anno senza viaggiare, la speranza è che, alla ripartenza, ci si affiderà maggiormente alle agenzie. " Speriamo che almeno dopo questa pandemia i clienti si affidino maggiormente a noi, in quanto più tutelati".

Veronica Costa