Spettacolo in cielo: si lancia con una bandiera italiana di 1600 metri

E' il tricolore più grande d’Italia. A lanciarsi il colonnello Paolo Filippini

Lancio col tricolore da record (foto Lazzeroni)

Lancio col tricolore da record (foto Lazzeroni)

Siena, 1 dicembre 2019 - E’ stata lanciata su Ampugnano, piccolo aeroporto in provincia di Siena, la bandiera più grande d’Italia: 1600 metri quadrati una volta spiegata e 120 chili di peso, realizzata dopo tanti mesi di lavoro. A portarla in alto è stato il colonnello in pensione Paolo Filippini, senese di nascita, più volte campione del mondo e pluricampione italiano di paracadutismo sportivo.

Un azzardo? Una scommessa? Un sogno? Per Filippini che ha al suo attivo 16.300 lanci è tutto questo. “Durante la mia attività che mi ha portato in giro per il mondo sempre più persone mi chiedevano e chiedono cosa si prova quando siamo lassù. E così ho iniziato a filmare i lanci per far capire le sensazioni, le emozioni e anche le paure. Il secondo passo è stato quello di pensare e realizzare grandi bandiere. Sempre più grandi per rendere tangibile l’orgoglio di essere italiani. Tutto questo nella speranza di risvegliare l’amore per la nostra patria”.

Paolo Filippini si è lanciato alle 12,30 da un Cesna 207 pilotato da Antonio Guzzo, 700 ore di volo e istruttore esaminatore di paracadutismo (6500 lanci). Il programma è stato ritardato per un piccolo inconveniente al velivolo. Finalmente dopo un’attesa che sembrava interminabile contro un cielo che diventava sempre più minaccioso il tricolore è apparso in tutta la sua grandezza.

Davanti alla nostra bandiera è stato naturale per i presenti, tra cui il vicepresidente nazionale dell’Anpdi Enrico Pollini, soci di varie sezioni toscane della stessa associazione e alcuni ragazzi pronti a fare il loro primo salto per prendere il brevetto intonare l’inno d’Italia. Tutti applaudono Filippini ma lui lanciatosi da oltre 2.000 metri non può sentire. Il vento lo ha trascinato via verso i campi. I soci della sezione Anpdi di Massa Carrara corrono da lui per impedire alla bandiera di impregnarsi di terra e acqua.

Oggi è stato stabilito un nuovo record. Finalmente questo piccolo aeroporto oggetto anni fa di inchieste e processi torna, per un attimo, a splendere all’insegna del tricolore più grande d’Italia.

Il collaudo è riuscito e ora Filippini (uno spirito indomito) pensa ai campionati del mondo (ancora non sa quando ci saranno le selezioni e se lui verrà scelto) che si terranno ad agosto del 2020 in Siberia.

Giovanni Graziotti