Smart working in Comune, ecco le regole

La circolare del vicesindaco Corsi, l’appello del sindaco De Mossi. E l’Asl chiede al Policlinico di tornare a processare i tamponi senesi

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Anche a Palazzo Pubblico si registrano assenze importanti per malattia o quarantene per contatti stretti. E nonostante i diktat del ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta, che vorrebbe limitare drasticamente il ricorso allo smart working, la macchina dell’amministrazione comunale si è messa in moto per fronteggiare l’effetto dei contagi aumentati, sollecitata anche da un invito della Protezione Civile.

"Assieme al segretario generale Michele Pinzuti - rivela il vicesindaco Andrea Corsi, che ha la delega sul Personale - abbiamo diramato una settimana fa ai dirigenti comunali, ai dipendenti di Siena parcheggi e Asp una circolare per invitarli a pensare a una forma di smart working fino alla misura precauzionale del 75%. Assieme alla valutazione da parte di dirigenti e posizioni organizzative dell’effettiva incidenza negli uffici di contagi e quarantene, oltre alle misure da adottare per ridurre i rischi. Dal primo gennaio il sistema che abbiamo disposto è il lavoro a rotazione: ogni ufficio è diviso in gruppi di lavoro, in modo tale che ci siano sempre dipendenti che non entrano in contatto con il contagiato dell’altro gruppo. Inoltre abbiamo predisposto barriere protettive negli uffici e mascherine chirurgiche per i dipendenti. Dal punto di vista istituzionale - conclude il vicesindaco Corsi - tutte le riunioni di commissione, consiglio, giunta e altra forma collegiale dovranno essere svolte da remoto". Un sistema che consentirà a tutta la macchina dell’amministrazione comunale, compreso il sindaco, di lavorare da casa. "Ci sono giunte numerose segnalazioni – è il commento del sindaco Luigi De Mossi – da parte dei cittadini. Invitiamo tutti alla massima collaborazione, stiamo vivendo giorni di estrema difficoltà, anche per l’entrata in vigore di nuove disposizioni su tamponi e quarantene. Come amministrazione proseguiamo nel monitoraggio e nel dialogo quotidiano con le stesse autorità sanitarie, raccomandando il rispetto delle regole e auspicando il prosieguo dellevaccinazioni". "Molte sono le chiamate e le mail in questi giorni di piena emergenza sanitaria – spiega Francesca Appolloni, assessore alla Sanità – a causa dell’alto numero di contagi non tutte le famiglie riescono ad essere seguite dall’inizio dell’isolamento fino al tampone che permette loro di uscire dalla quarantena. Giusto cercare di informarsi con le amministrazioni e tutti gli operatori sanitari coinvolti ma altrettanto fondamentale diviene la massima collaborazione dei cittadini. Seguire le normative e le procedure dettate dalla Regione, informarsi con il proprio medico di base e cercare di non prendere d’assalto il 118". "L’Asl – afferma il dg Antonio D’Urso – è impegnata al massimo per fronteggiare questa fase della pandemia, mettendo in campo tutte le possibili iniziative ordinarie e straordinarie. In questo frangente, l’alleanza tra istituzioni è fondamentale così come la piena collaborazione con i cittadini; a loro garantiamo ogni sforzo per superare una situazione che nel giro di pochi giorni ha prodotto numeri eccezionali sui contagi".

L’Asl ha chiesto formalmente all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese la disponibilità a prendersi in carico tutti i tamponi effettuati nella provincia di Siena, nella convinzione che la riapertura di questa collaborazione possa portare benefici a tutto il sistema sanitario. La Centrale di tracciamento dell’Asl , che fino al periodo natalizio ha garantito il cento per cento dei contatti entro 24 ore dalla positività, negli ultimi giorni ha dovuto fare fronte a un’enorme quantità di nuovi casi da gestire. Questo ha determinato ritardi che l’Asl sta cercando di recuperare con uno sforzo considerevole, ma che sono al centro anche di possibili adeguamenti delle procedure a livello sia regionale sia nazionale, con l’obiettivo di garantire un’automazione dei processi. Intanto, in base alle nuove disposizioni sulle priorità da seguire, il tracciamento è assicurato in tempi stretti per non vaccinati e persone fragili, mentre per le persone vaccinate e quindi esposte a minori rischi la situazione presenta un arretrato importante.

Pino Di Blasio