Sinalunga, quanti applausi ai ciclisti

E’ ancora la provincia di Siena a tenere banco nella Tirreno-Adriatico, la corsa a tappe che fa da preludio alla Milano-Sanremo. I corridori infatti dopo l’arrivo di giovedi a Chiusdino, sono partiti ieri mattina da Monticiano alla volta di Gualdo Tadino in Umbria per la tappa più lunga della manifestazione, la terza, di quasi 220 chilometri. Ma nelle prime pedalate è stata ancora la Val di Merse protagonista con i suoi splendidi scenari che hanno incantato tutta la carovana. Poi il serpentone di corridori si è snodato verso Monteroni d’Arbia per proseguire per Asciano, prima di salire in quota nella zona di Collalto e tuffarsi verso Sinalunga. Qui i corridori hanno attraversato il territorio senese della Val di Chiana per oltre quindici chilometri, dieci dei quali all’interno dei centri abitato di Pieve, Guazzino e Bettolle con molti appassionati, ai lati della strada ad applaudire i propri beniamini. Tutto è filato via liscio, grazie ad una ottima organizzazione e alla vigilanza delle forze dell’ordine. Per la circostanza, chiuse al traffico tutte le strade interessate dal passaggio dei corridori e dalle 13 alle 14 è stato chiuso anche il Casello Autostradale di Bettolle proprio per garantire la massima sicurezza per il transito della corsa. Dal punto di vista strettamente tecnico della gara, i cinque fuggitivi usciti dal gruppo al terzo chilometro di corsa , tra i quali Niki Terpstra, vincitore delle Fiandre del 2018, sono stati raggiunti solo nel rusch finale e il successo è andato all’olandese Mathieu Van der Poel.

Massimo Tavanti