Siena, assedio pronto soccorso: cinquemila accessi in più

Alle Scotte si registrano volumi di attività in continua crescita nel 2022. Il policlinico corre ai ripari, assunti due dirigenti medici

Pronto soccorso delle Scotte

Pronto soccorso delle Scotte

Siena, 27 novembre 2022 - Il pronto soccorso del policlinico senese è ’affamato’ di medici. Come del resto quelli di tutta la Toscana. Tanto che l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini, qualche giorno fa, annunciando il via libera alle assunzioni di camici bianchi proprio per sostenere l’attività delle ’porte’ di accesso degli ospedali toscani, parlava di fabbisogno di 130 dottori. Ma al momento dovremmo accontentarci di poco meno della metà per l’intera Toscana: 9 specializzati e 51 specializzandi.

Per due dirigenti medici (Chirurgia d’accettazione e d’urgenza) di cui il pronto soccorso delle Scotte ha un grande bisogno è già stata deliberata, il 24 novembre scorso, l’assunzione a tempo indeterminato dal direttore generale Antonio Barretta. Verranno individuati scorrendo la graduatoria del concorso pubblico unificato approvata il 9 novembre scorso. Assunzioni che andranno a coprire, si legge nella delibera, due posti di dirigente medico che si renderanno vacanti nel corso del 2023 (anticipo turn over). Espletati gli atti, entreranno il prima possibile in servizio. La Regione aveva infatti annunciato che gli specializzati entro la prima metà di dicembre saranno a lavoro, come pure gli specializzandi che in prima battuta accetteranno la sede proposta.

"Considerata la peculiarità e la dinamicità dell’Uoc Pronto soccorso – motiva la delibera –, che registra volumi di attività in continua crescita (viene stimato nel corrente anno 2022 un incremento di circa 5mila accessi) con un’area covid ancora presente e attiva, e considerate le attività svolte nell’Osservazione breve intensiva (Obi) che ha ampliato di 9 unità i posti letto, si ritiene che la dotazione organica del pronto soccorso, per quanto attiene al personale medico, abbia la necessità di essere incrementata al fine di salvaguardare la continuità assistenziale". In verità era già stata indetta una procedura di mobilità nel profilo di dirigente medicotrovando però un solo dottore a fronte appunto di due richieste. Per il secondo candidato l’Azienda di provenienza aveva infatti negato il consenso al trasferimento.