"Siamo qui per fare il tampone". Famiglia viene rimandata a casa

Accade a Siena. L’Asl spiega: non risulta l’appuntamento fissato per ieri alle 12 nella sede della Mens Sana

Siena, 2 gennaio 2021 - Primo giorno dell’anno in fila all’hub della Mens Sana senza riuscire a fare il tampone. E’ successo a una famiglia di Monteroni d’Arbia che terminava proprio ieri i dieci giorni della quarantena. "L’Usca ci aveva dato appuntamento inizialmente il 29 dicembre per mio marito e mio figlio di 5 anni – racconta la mamma del bambino – ma essendo previsto il tampone di mia figlia, anche lei positiva, di soli 13 mesi il primo gennaio, abbiamo convenuto che era meglio unificare le date e fare tutto all’inizio dell’anno".

Ma le cose non sono andate come sperato: "Ci siamo messi in auto per andare al Drive Through ma, quando è arrivato il nostro turno alle ore 12, ci hanno rimandato a casa senza tampone perché il nostro nome non figurava nell’elenco degli appuntamenti della giornata – spiega la donna –. Ho provato a chiamare i tre numeri di telefono dell’Usca, ma nessuno ci ha risposto".

E ancora: "Preoccupata per il fatto che mio marito deve rientrare al lavoro il 3 gennaio – continua la donna – mi sono rivolta anche alla Guardia mediaca, ma invano. Anche in questo caso non mi ha risposto nessuno. Io continuo a essere positiva, quindi al momento siamo quattro persone bloccate dentro casa".

Per fortuna la svolta è arrivata ieri pomeriggio con la telefonata dell’Asl Toscana Sud Est: "Ci hanno fissato l’appuntamento per il tampone il 4 gennaio a Montalcino, speriamo che vada tutto bene perché mio marito ha un padre anziano che necessita di assistenza".

Dall’Azienda sanitaria locale fanno sapere che non risulta il fatto che ieri la famiglia di Monteroni d’Arbia avesse un appuntamento per fare il tampone: "In tempo di ordinaria amministrazione era possibile accettare anche chi arrivava senza prenotazione, ma ora, con l’emergenza in corso, questo non è proprio più possibile".

Il sistema sanitario sta tornando infatti sotto stress per l’aumento esponenziale dei casi di positività al virus, non è quindi escluso che chi è stato contagiato deva attendere qualche giorno prima di essere contattato dagli uffici competenti per effettuare il primo tampone. Contemporaneamente, è anche possibile che chi ha terminato i dieci giornidi quarantena attualmente previsti, debba comunque aspettare di più prima di ricevere la telefonata per il tampone di controllo, proprio come è successo alla famiglia di Monteroni.

Cristina Belvedere