Shaham, ritorno d’incanto alla Chigiana

L’esibizione del violinista statunitense domani alle 21,30 aprirà Micat in Vertice a distanza di 20 anni

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Vent’anni dopo, come direbbe Dumas. Per il violinista americano Gil Shaham, che nel 2003 fu tra i protagonisti dell’ottantesima stagione della Micat in Vertice, il concerto di domani ai Rozzi non riguarda solo la musica. L’evento con il quale l’Accademia Chigiana apre il 2023, nell’edizione del centenario della Micat in Vertice, è uno di quei momenti che fanno i conti con la storia dell’istituzione musicale, che sotto la direzione artistica del maestro Nicola Sani ha voluto riportare a Siena i grandi nomi di oggi che di qui sono passati nel corso della loro formazione o della loro carriera.

E per il suo ritorno, a vent’anni dall’ultima volta, Shaham ha scelto un programma dedicato alle Sonate e alle Partite per violino solo di Johann Sebastian Bach, accostate a brani di tre nuovi astri della composizione statunitense, come Scott Wheeler, Max Raimi e Reena Esmail. "La presenza in cartellone di Gil Shaham assieme ad altri grandi solisti vincitori del Premio Chigiana come Lisa Batiashvili, Gidon Kremer, il Quartetto Hagen, ma anche ad altri artisti come Mischa Maisky – affermano dalla Chigiana – testimonia il desiderio di celebrare l’occasione della centesima edizione di Micat In Vertice con gli artisti che vantano un forte legame con l’istituzione senese". Shaham ha debuttato proprio a Siena, nel 1992, in occasione della consegna del Premio Internazionale Accademia Musicale Chigiana, in un concerto alla Cripta di San Domenico accompagnato al pianoforte da Gerhard Oppitz, con un programma dedicato a Beethoven e Prokof’ev.

"Gil Shaham – aggiungono dalla Chigiana – è uno dei più importanti violinisti del nostro tempo. La sua tecnica impeccabile, unita al suo inimitabile calore e alla sua generosità di spirito, ha consolidato la sua fama. È invitato dalle più prestigiose sale da concerto e dai festival internazionali di tutto il mondo a esibirsi con le principali orchestre e con i più grandi direttori, per recital e apparizioni solistiche con differenti ensemble".

Si esibisce regolarmente con i Berliner Philharmoniker, la Boston Symphony, la Chicago Symphony, la Israel Philharmonic, la Los Angeles Philharmonic, la New York Philharmonic, l’Orchestre de Paris e la San Francisco Symphony, oltre a residenze pluriennali con le orchestre di Montreal, Stoccarda e Singapore. Nel 2008 ha ricevuto l’ambito Avery Fisher Prize. Il concerto inizierà alle 21.

Riccardo Bruni