Siena, mano tesa ai senzatetto. Pronta una tensostruttura

Palazzo pubblico, Curia e Terzo settore lavorano a un progetto comune. Garantire posti letto e pasti a chi non ha una casa. Lunedì si sceglie la sede

Senzatetto, a Siena pronta una tensostruttura

Senzatetto, a Siena pronta una tensostruttura

Siena, 6 agosto 2022 - "Dopo un confronto con il cardinale Augusto Paolo Lojudice, il Comune attraverso la Protezione civicle ha reperito una tensostruttura dove alloggiare le persone senza fissa dimora. La Curia da parte sua si è impegnata a individuare l’area dove sorgerà. Lunedì verrà assunta una decisione, che sarà condivisa". L’annuncio arriva dall’assessore al Sociale Francesca Appolloni, impegnata con le colleghe di Giunta Clio Biondi Santi (Sicurezza) e Silvia Buzzichelli (Decoro urbano) per far fronte a un fenomeno che si è acutizzato durante la stagione estiva: "Abbiamo attivato un servizio di mediazione linguistica e culturale in lingua Urdu per comprendere le esigenze degli stranieri a San Marco a cui, presenti gli agenti della Municipale, abbiamo spiegato l’ordinanza del sindaco riguardante la zona, aprendo di fatto un dialogo con loro. Avevamo ipotizzato di poter accogliere i senzatetto nell’ex scuola di Montalbuccio, ma loro puntano a restare vicino allo sportello Immigrazione della Questura, quindi neppure le Tolfe andavano bene. Ora stiamo ragionando con il cardinale Augusto Paolo Lojudice e associazioni del Terzo settore per trovare un’alternativa valida". Appolloni aggiunge: "Ci sono senzatetto anche alla Stazione, ma è inutile aprire tavoli tecnici, c’è già quello con la Prefettura e la Questura. Chi chiede di aprirne altri, potrebbe invece lanciare proposte concrete per dare un aiuto a queste persone".

L’assessore alla Sicurezza, Clio Biondi Santi, chiarisce: "Si tratta di individui che a Siena cercano tranquillità in attesa dei permessi della Questura, per poi andarsene. L’ordinanza a San Marco voleva dare un segnale forte alla città per garantire la sicurezza dei residenti, nonché l’idoneità dell’area ludica al parco, dove la presenza dei pakistani poneva una questione di natura igienico-sanitaria". Biondi Santi evidenzia: "Abbiamo installato a San Marco una telecamera (costantemente monitorata) e i vigili intervengono a ogni segnalazione. I pakistani si sono spostati, ma il problema è sociale: l’amministrazione lavora per trovare loro una sistemazione".

Infine l’assessore Silvia Buzzichelli: "Il decoro urbano non si fa sulle persone in difficoltà. Il problema è dilagante: non coinvolge solo stranieri, ma anche gli italiani. Dopo gli interventi a San Marco, monitoriamo anche la Stazione, l’Antiporto e l’ex Enel, in quanto zone borderline . All’Antiporto abbiamo ripulito tutto e potenziato l’illuminazione ma, non c’è dubbio, il problema è sociale".