Blitz notturno dei vandali a Porta Camollia: manomessi i semafori

Ignoti hanno preso di mira gli impianti semaforici che regolano il traffico dell’incrocio

Le luci degli impianti semaforici dopo il blitz dei vandali

Le luci degli impianti semaforici dopo il blitz dei vandali

Siena, 4 settembre 2017 - VANDALI SCATENATI a Porta Camollia. Nella notte tra sabato e domenica ignoti hanno preso di mira gli impianti semaforici che regolano il traffico dell’incrocio proprio davanti a uno degli antichi ingressi alla città, spostandoli in modo da non essere visibili agli automobilisti. «Purtroppo non è la prima volta che succede una cosa del genere – racconta Francesco Manganelli, ex consigliere provinciale, che vive nella zona – già tre notti fa qualcuno aveva fatto la stessa cosa, mettendo seriamente a rischio l’incolumità sia di chi transita in auto sia dei pedoni. Mi dicono infatti che un pullman ha rischiato di finire contro un’auto che transitava in quel momento, proprio perché le luci dei semafori erano state girate in modo da non poter essere viste dagli automobilisti». La cosa non è passata inosservata sollevando numerose polemiche sui social.

«Sicuramente siamo di fronte a una bravata – sottolinea Manganelli – ma che mette in pericolo la sicurezza di tutti a Porta Camollia. Io stesso l’altro giorno ho rischiato perché non vedevo le luci del semaforo, per fortuna mi hanno suonato le altre auto e ho evitato l’incidente».

TRE NOTTI FA, dopo il primo episodio, la Municipale era intervenuta per rimettere a posto le luci degli impianti semaforici, ma nel week-end i vandali hanno colpito di nuovo. Allertati, i vigili urbani sono subito intervenuti sul posto con la prima pattuglia uscita ieri mattina, sicché alle 8 la situazione a Porta Camollia era tornata alla normalità.

Dal Comando non nascondono una certa preoccupazione: «Non è la prima volta che succede, ma abbiamo risolto il problema tempestivamente».

Da parte sua, Manganelli non ha dubbi: «E’ ovvio che di bravate ne abbiamo fatte tutti, ma è inevitabile domandarsi se una cosa del genere si fosse verificata quando aprono le scuole? Le conseguenze sarebbero state certamente molto più gravi».