Selva, restyling nei locali ex Enel. E museo illuminato a led

Il priore Marini: "Grazie al contributo della Banca Mps". Quest'anno niente banchetto contradaiolo

Il Palio di Milo Manara è ancora nell'oratorio della Selva (Foto Di Pietro)

Il Palio di Milo Manara è ancora nell'oratorio della Selva (Foto Di Pietro)

Siena, 23 novembre 2020 - Non si farà il banchetto di chiusura dell’anno contradaiolo nella Selva. E anche la cena del piatto che chiude i festeggiamenti per la vittoria dell’Assunta 2019 è congelata a data da destinarsi. Ma in questo annus horribilis le Contrade, nonostante tutto, hanno lavorato. E portato avanti i progetti rimettendo in ordine la loro ‘casa’. «Come è accaduto con l’edificio multifunzionale, per tutti l’ex Enel nel vicolo delle Carrozze, che finalmente abbiamo potuto dotare di una porta non solo adeguata ma capace anche di riqualificare questo spazio. Tutto grazie al contributo di 16.600 euro della Banca Mps. Ha dimostrato di stare vicina alle Contrade anche in un momento così difficile», spiega il priore Stefano Marini. Davanti all’immobile multifunzionale si passeggia il cavallo, in tempi di Palio. E accanto alla porta è stata sistemata un’opera di Francesco Del Casino, autore del Drappellone vinto nel 2003. Poi il dono per l’ultimo successo dell’alleata Tartuca dov’è raffigurato Remorex con la criniera al vento. L’altro regalo, il leggio della Chiocciola, è nell’oratorio. 

«L’immobile è molto importante per noi perché – prosegue Marini entrando nella struttura con l’economo Jacopo Bartali e la sua vice Ilaria Fontana – qui c’è una cucina che serve per gli eventi, il magazzino dei braccialetti e la stanza riservata ai piccoli selvaioli». Si affaccia su Fontebranda, nel cuore di Siena. Ma il contributo della Banca Mps è stato impiegato anche per illuminare completamente a led il museo della Contrada. Faretti che si possono puntare in varie direzioni durante gli eventi, l’ultimo è stata la mostra dei cavalli di Susan Leyland. Splendono anche le vetrine dove è conservata la storia del popolo di Vallepiatta. Un piccolo gioiello di luce che scalda il cuore nel deserto della città. «L’auspicio per il futuro? Di riprendere quanto prima l’attività della Società e, via via, dare gambe alle altre iniziative rimaste in sospeso per colpa del coronavirus, fino al Palio», sottolinea il vicario Benedetta Mocenni. «Abbiamo cercato con il gruppo di ripulire, mettere in ordine e preparare al meglio per quando la Contrada tornerà a vivere», conclude l’economo Jacopo Bartali. E il Drappellone di Milo Manara? Aspetta nell’oratorio di concludere i festeggiamenti sospesi. E di prendere posto per sempre accanto agli altri Palii vinti dalla Selva.