La carica dei 700 è partita ieri mattina da piazza del Campo. Bastoni da trekking, tute, aste per selfie, zaini in spalla. Ma soprattutto tantissimi sorrisi e voglia di marciare sulla paura e sui resti di un lockdown che aveva raso al suolo ogni forma di attività sportiva, oltre al suo cuore pulsante: lo stare insieme. Così alla partenza della Francigena Walking Ultramarathon ieri mattina l’energia era nell’aria. Tra i 700 che ieri hanno dato il via al primo giorno di marcia anche due gruppi organizzati in arrivo da lontano: da Salerno e da Ceregnano (in provincia di Rovigo). Con loro anche il 59 per cento dei camminatori che per questa edizione è arrivato da fuori Toscana. La maggior parte di loro ha fra i 40 e i 60 anni. Nei loro occhi, la gioia di mangiarsi con le pupille la torre del Mangia e godersi l’abbraccio di piazza del Campo.
La manifestazione, realizzata grazie al contributo di Decathlon, Gruppo Readytec, Etruria Retail, La Bottega della Spesa in Campagna, e Stosa Cucine, è organizzata dagli assessorati al turismo dei Comuni di Acquapendente e di Siena e dal Gruppo Trekking Senese con la collaborazione dei comuni di Siena, Acquapendente, Monteroni d’Arbia, Buonconvento, Montalcino, San Quirico d’Orcia, Castiglione d’Orcia, Radicofani, San Casciano dei Bagni, Abbadia San Salvatore e Proceno. È proprio lungo questi territori che oggi passerà l’itinerario prima di puntare al finale di stasera. Ieri al tratto Siena-Acquapendente parteciperà per il secondo anno consecutivo una camminatrice non vedente: Chiara Pandolfi sarà accompagnata dalla persona che la segue anche negli allenamenti.
Alla partenza da Siena le è stata consegnata una targa di riconoscimento: stesso trattamento per i gruppi più numerosi. I percorsi più gettonati sono stati quelli Siena-Buonconvento unito a Buonconvento-San Quirico d’Orcia (55 km totali) e Siena-Buonconvento unito ad Abbadia San Salvatore-Acquapendente (70 km non in sequenza).