"Seguirò anche il voto per Siena Gas e Ferrovie i temi dei collegi"

Enrico Letta, deputato senese e segretario del Pd, chiude in piazza San Domenico la campagna elettorale "In questi mesi da parlamentare ho costruito un rapporto solido. La vittoria sull’Alta velocità a Chiusi"

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di Pino Di Blasio

Enrico Letta ha mantenuto la promessa, tornando per la vigilia della chiusura della campagna elettorale a Siena.

Stasera è il suo comizio d’addio o seguirà anche la campagna per le amministrative?

"In questi mesi da deputato del collegio ho costruito un rapporto speciale con il territorio. Il lavoro è stato intenso e ha portato a risultati importanti. Per le amministrative abbiamo impostato un percorso con il Pd locale che continuerò a seguire da vicino".

Quale è il suo giudizio di questa campagna elettorale?

"Una campagna elettorale caratterizzata dalle conseguenze negative del clima che si ribella sotto i nostri occhi. Si è aperta con la tragedia del ghiacciaio della Marmolada, è continuata con la siccità, i roghi e l’afa insostenibile e poi le terribili alluvioni nelle Marche. Vite spezzate, innumerevoli danni economici. Per questo abbiamo dato centralità al tema del contrasto al cambiamento climatico nel nostro programma, a differenza delle destre che con i loro voti contrari al parlamento europeo a tutte le misure a favore dell’ambiente fanno del negazionismo climatico".

Qual è la domanda più pressante degli elettori?

Il caro bollette e la crisi energetica senza dubbio. Famiglie e imprese non ce la fanno più: il prezzo del gas è cresciuto più di 10 volte negli ultimi 12 mesi e serve intervenire subito. Noi stiamo spingendo per il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello delle rinnovabili e per fissare un tetto al prezzo del gas. Lunedì sono stato a Berlino dal cancelliere tedesco Olaf Scholz proprio perché riteniamo essenziale trovare soluzioni europee comuni".

Non crede sia ipocrita chiedere a un governo sfiduciato, di risolvere il problema?

"Non potrei essere più d’accordo con lei. Infatti bisogna chiederlo a chi il governo l’ha fatto cadere in una fase così delicata e mostrando grande irresponsabilità. Noi abbiamo sostenuto con lealtà il governo Draghi, sfiduciato quando il presidente del consiglio aveva annunciato la più grande agenda sociale che il Paese avesse mai visto negli ultimi anni. Senza contare la sfida del Pnrr, la più grande opportunità degli ultimi decenni, che ora rischiamo di perdere se, anziché concentrarci sullo spendere bene quei soldi, ci mettiamo a parlare di rinegoziazioni come dice la destra".

Passando ai collegi della Toscana sud, qual è il tema più pressante, per Siena, Arezzo e Grosseto?

"La Toscana Sud soffre di carenze infrastrutturali storiche. Dobbiamo intervenire, come già abbiamo iniziato a fare, sulle infrastrutture viarie e su quelle ferroviarie, affrontando i nodi del collegamento ferroviario fra le tre città e il capoluogo. Intanto sono riuscito ad ottenere da Trenitalia la continuazione anche dopo l’estate della fermata a Chiusi dell’Alta Velocità. Riacciuffata per i capelli. Abbiamo fatto un gran lavoro col sindaco Sonnini e con tutti i sindaci dell’area e ci siamo riusciti. Ma il problema più grosso è quello di arrivare alla costruzione della nuova Stazione dell’Alta Velocità che serva tutta la Toscana meridionale. È poi fondamentale il raddoppio della tratta Granaiolo Siena. Non è più rimandabile e non può sfuggire il bisogno urgente di maggiori servizi di qualità nelle stazioni che già sono adeguate alle fermate dell’Alta Velocità, come Chiusi – Chianciano Terme ed Arezzo. Queste linee vanno non solo mantenute e rese stabili, ma ampliate, per rendere queste stazioni, insieme ad un lavoro di ammodernamento delle linee minori, delle vere e proprie porte di ingresso ed uscita da e per la Toscana del Sud, il suo capoluogo e la Capitale".