Scuola, pronti 400 rinforzi. "Ma non bastano"

I nuovi bidelli sono 186: dovranno anche sanificare gli istituti e controllare gli alunni. Appena assegnati oltre duecento insegnanti

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Circa 400 risorse in più per far fronte ai tanti obblighi imposti dalla normativa Covid. E’ il personale ‘aggiuntivo’ messo a disposizione dal Ministero dell’istruzione all’avvio del nuovo anno e appena assegnato dall’Ufficio scolastico regionale, suddiviso per tutti gli istituti della provincia di Siena. Ci sono i docenti in più di cui è riconosciuta la necessità per assistere e formare i ‘piccoli gruppi’ di studio, visto che la normativa Covid prevede la formazione di classi di 18-20 studenti; ci sono quei docenti che dovrebbero accompagnare gli insegnanti di ruolo nelle procedure di laboratorio o di aiuto per la teledidattica, che resta prevista; e ci sono poi soprattutto i tanti collaboratori scolastici che dovranno assistere ai ragazzi nei loro spostamenti a scuola, accompagnarli in attesa dei pulmini, oltre a dover assolvere alle tante pulizie e sanificazioni degli ambienti durante la giornata. Nel corso dell’estate alle scuole era stato chiesto di quantificare le loro necessità, sia in termini di insegnanti che di ausiliari e, a fronte di 6mila richieste avanzate complessivamente da tutti gli istituti toscani, l’Ufficio scolastico regionale si era visto riconosciuto dal Ministero circa l’80 per cento del personale aggiuntivo, intorno a 5.200 unità.

Ora il Provveditorato agli studi ha fatto le assegnazioni ad ogni singola scuola e istituto comprensivo. Così si arriva alle 400 risorse in più previste per la nostra provincia, comunicate dall’Ufficio scolastico regionale nella giornata di ieri: sono 186 in tutto i collaboratori assegnati alle scuole, di rinforzo al personale proprio, cui si aggiungono appena 5 assistenti amministrativi e tecnici. Poi c’è il popolo dei docenti, che vedrà aggiungersi a ruoli e supplenti, altre 200 unità circa: sono 59 gli insegnanti aggiuntivi assegnati alle scuole dell’infanzia; 52 quelli per la primaria, le elementari ; alle scuole medie arriveranno 29 insegnanti in più e alle superiori 46. A questi si aggiungono gli ‘insegnanti tecnico pratici’, ovvero diplomati che affiancano i docenti nei laboratori: sono 11 le risorse aggiuntive, evidentemente a beneficio di poche scuole.

"Non so ancora cosa ne pensano le scuole, ma a mio avviso i collaboratori scolastici sono pochi, in numero non sufficiente a coprire tutte le necessità degli istituti comprensivi, in particolare di quelli che hanno plessi dislocati in diverse frazioni – il commento di Anna Cassanelli, segretario provinciale Flc Cgil – Mi riferisco evidentemente a scuole di provincia, che hanno sedi ‘diffuse’ su aree assai vaste: ci sono scuole che hanno plessi anche in tre diversi Comuni e che si sono visti assegnare appena 4 collaboratori, che all’arrivo dei pulmini per l’uscita da scuola non potranno ‘dividersi’ fra tutte le sedi". Dunque i numeri apparentemente sono grandi, ma la comunità studentesca è ancora più vasta: sono poco meno di 35mila gli studenti iscritti a quest’anno scolastico nel Senese.

"Va detto che quest’anno ci saranno anche tante assenze per malattia nel personale docente e ausiliario – aggiunge Anna Cassanelli – visto che in presenza di qualsiasi sintomo anche queste categorie professionali, così come gli studenti, dovranno restare a casa. Allora i 4 collaboratori in più non possono bastare. Infine c’è un’altra criticità, anzi una vergogna assoluta: il personale aggiuntivo, in caso di sospensione dell’attività didattica in presenza – in caso di un nuovo lockdown o nuova chiusura della scuola – vedrà il proprio contratto di lavoro risolto per giusta causa, senza alcun indennizzo, come previsto dalla legge 77 del 17 luglio scorso". Paola Tomassoni